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lunedì 4 maggio 2009

Sede per tutti gli sport: non esistono sport di serie B!


Recanati ha la fortuna di essere una città ricca di Società Sportive: realtà importanti, all’interno delle quali ogni giovane ha l’occasione non solo di divertirsi, ma soprattutto di crescere umanamente e socialmente, oltre che agonisticamente. I membri del progetto “Su la Testa” e “Moretti Sindaco”, sono ben consapevoli di questo, e sono pronti ad offrire il proprio contributo alla crescita dello sport cittadino, affinché queste Società siano incentivate ed incoraggiate nel portare avanti con sempre maggiore entusiasmo le proprie attività ed iniziative. Pensiamo che innanzitutto si debba puntare ad una migliore gestione di tutte le strutture cittadine esistenti, che ne ottimizzi l’utilizzo in tutti gli orari e permetta il contenimento delle spese di gestione. Non ha senso che oggi capiti che alcune palestre in alcuni orari rimangano prenotate ma vuote, mentre contemporaneamente alcune società non hanno spazi in cui praticare la propria attività. Come è insostenibile, ad esempio, per le società di calcio di terza categoria (dove giocano giovani recanatesi) il dover pagare migliaia di euro all’anno per “l’affitto” del Campo Sportivo vecchio. Però i nostri amministratori si vantano di aver speso “10 miliardi in 10 anni” per lo sport… Purtroppo lo sparare cifre su cifre non ha impedito a società sportive anche importanti della nostra città di rimanere senza una
sede. Un esempio su tutti (ma ne potremmo fare diversi altri) è quello della società dei “Praetoriani Rugby Recanati”, la quale sin dalla sua fondazione è costretta a disputare le partite casalinghe a Case Nuove di Osimo. Il rugby è uno sport in forte ascesa sia a livello nazionale, sia locale; per questo, un primo impegno concreto che ci sentiamo di prendere per lo sport recanatese è quello di realizzare un nuovo campo sportivo nella zona adiacente allo Stadio Tubaldi: campo che dovrà essere multiuso, e che quindi potrà essere utilizzato, come già avviene in altre città, anche dalle squadre calcistiche minori e dai settori giovanili, sempre nell’ottica dell’ottimizzazione dell’uso degli spazi disponibili e del contenimento dei costi di gestione (elettricità-illuminazione, riscaldamento spogliatoi, acqua, manutenzione, ecc.).

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