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giovedì 20 dicembre 2012

Cantiamogliene 4!



Regali di Natale


Si avvicina Natale, è tempo di regali!
Innanzi tutto regaliamo a chi ci legge un nuovo spunto musicale.
Achinoam Nini è una cantante di origine ebraica, ma cresciuta nel Bronx. Diceva di non capire bene chi fosse e da dove venisse, non era né bianca né nera, né tanto meno americana.
Per questo a 17 anni tornò in Israele dove fu costretta a prestare servizio militare per 2 anni (è obbligatorio anche per le donne in questo Paese).
Tuttavia iniziò a farsi conoscere per le sue doti vocali, diventando presto celebre anche all’estero con l’appellativo di Noa.
Roberto Benigni la scelse per la versione cantata del tema principale del film da oscar La Vita è Bella (Life is beatiful that way). La musica era stata scritta da Nicola Piovani (Oscar alla migliore colonna sonora), lei mise le parole:

Smile, without a reason why
Love, as if you were a child
Smile, no matter what they tell you
Don’t listen to a word they say
'Cause life is beautiful that way
[…]

Sorridi, senza una ragione
Ama, come se fossi un bambino
Sorridi, non importa cosa ti dicono
Non ascoltare una parola di quello che dicono
Perché la vita è bella così
[…]


Seguendo il consiglio di Noa, cerchiamo di sorridere anche noi di fronte alle avversità e a chi ci fa arrabbiare, così per essere buoni almeno in questo periodo natalizio, come novelli Santa Claus sforniamo doni a tutti quanti.
Incominciamo dal nostro disastrato Comune. La nonna suggerirebbe una busta piena di soldi, sai com’è, ne ha bisogno…ma a noi non piace, perché poi se li spenderebbe come gli pare.
Facciamogli due o tre camionate d’asfalto per mettere a posto le strade di campagna!
Al nostro ospedale invece promettiamo un bel pacco…vuoto! Tanto è abituato a digerire promesse mai mantenute.
Al nostro presidente di Provincia, Pettinari…niente, perché gli hanno già regalato la permanenza su quella benedetta poltrona affossando per l’ennesima volta la proposta di riordino territoriale!
A Marangoni portiamo una bella pala infiocchettata per spalare la neve, lui che sa come si fa!
A Bartomeoli e ai suoi colleghi del PdL regaliamo un libro di Freud, magari l’Interpretazione dei sogni, così riescono a capire meglio cos’è che vuol fare Berlusconi, sperando che il suo sogno non si trasformi di nuovo nel nostro peggior incubo!
A Luca Marconi, il nostro caro assessore regionale, doniamo un’agenda con tutte le cerimonie di inaugurazione del 2013 appuntate all’interno…alle date sbagliate però! Così magari ogni tanto riusciremo a fargli mancare un taglio del nastro, risparmiandogli noiose pose fotografiche!
A Spacca regaliamo una cartina delle Marche…con la Val Musone cerchiata ed evidenziata, per ricordargli, tante volte se ne fosse scordato, che esiste!
Ai nostri parlamentari porgiamo sentitamente un biglietto di sola andata per quel paese, quello il cui primo cittadino era amico di Alberto Sordi, perché in 5 anni di legislatura non sono stati capaci di modificare neanche la legge elettorale da loro stessi definita “porcellum”!
Ed infine ai Maya, il cui calendario termina il 21/12/2012, regaliamo un calendario nuovo! E su, fateci passare spensieratamente almeno queste feste!

Buon Natale e felice anno nuovo a tutti!



LP



sabato 8 dicembre 2012

Cantiamogliene 4!



A noi le centrali…a loro gli ospedali!


Questa settimana regaliamo una citazione ad una delle terre più musicali del pianeta, il Brasile.
Antonio Carlos Brasileiro de Almeida Jobim, semplicemente noto come Tom Jobim è considerato uno degli inventori della bossa nova, assieme a Vinicius de Moraes e Joao de Gilberto.
Si tratta di un genere musicale che deriva dal samba, caratterizzato da un ritmo piuttosto lento e dall’assenza di particolari virtuosismi vocali.
Uno degli esempi più famosi di bossa nova è la canzone “Aguas de março”, soprattutto nella versione cantata dalla coppia Tom Jobim – Elis Regina.
Il testo di Jobim è molto semplice, ma particolarmente evocativo. L’autore, facendo coincidere ogni inizio di verso con un “è”, non fa altro che elencare tutta una serie di immagini riferite all’arrivo delle piogge di marzo.
In Brasile, emisfero australe, il terzo mese dell’anno rappresenta la fine dell’estate e l’arrivo della stagione umida, è insomma il periodo più malinconico dell’anno.
Come ben si sa, però, la musica è capace di trasformare questa negatività in energia positiva.
Nella versione inglese (“Waters of Mars”) destinata al mercato anglo-sassone, Jobim fu costretto ad apportare delle modifiche: il marzo dell’emisfero boreale coincide con l’inizio della primavera e la visione dunque si capovolge completamente!
Questione di prospettive. Come da noi, nelle Marche, quando ci chiedono della politica regionale.
Come va? Dipende da dove la si guarda.
Ad Ancona bene, a Fabriano pure, a Fermo non ci si lamenta, a Macerata male, a Recanati malissimo!
Su quali basi sono ponderate le decisioni della giunta regionale, capaci di cambiare i destini di piccole e grandi comunità? Alcune volte i ragionamenti razionali che stanno dietro certe scelte sfuggono completamente alla nostra comprensione.
La politica ospedaliera, ad esempio, viene fatta e rifatta più volte l’anno ed ora l’ultima news è la creazione di 5 “aree cliniche”: Pesaro, Fabriano, Ancona, Fermo e Ascoli.
Adesso Fabriano e Fermo da dove saltano fuori?
Per la Cisl la motivazione è chiara ed è ovviamente frutto di un lungo e complesso ragionamento: Fabriano è la città del presidente Spacca e Fermo è la città del suo vice Petrini.
E a noi, che più volte abbiamo sostenuto che la Val Musone rappresenti un bacino d’utenza che una rete sanitaria razionale non può lasciare insoddisfatto, che ci resta?
A noi consentono di fare la centrale a biogas. Va bene che non è una centrale nucleare, va bene che ci piace il concetto di trasformare il letame ed altri scarti agricoli in energia tramite micro-impianti, ma non è tutto rose e fiori.
Esperienze in Germania ci dicono che i problemi possono essere frequenti e soprattutto che le coltivazioni potrebbero subire un drastico cambio di destinazione dalla produzione alimentare verso quella energetica con un conseguente abuso di sostanze chimiche per incrementare la resa dei terreni.
Ma che ci possiamo fare noi che non abbiamo santi in paradiso…o meglio, in Regione!?!
La malinconia ci assale sapendo che a questo punto dovremmo attendere un governatore recanatese per farci ascoltare (stiamo appurando che il tanto pubblicizzato assessore di casa serve a ben poco…), anche perché questo implica che i politici recanatesi attualmente non possano far altro che rispettare mestamente le decisioni dei compagni di partito…
Se i brasiliani provano tristezza per l’aguas de março…noi non stiamo certo meglio con la neve di dicembre!


LP

sabato 1 dicembre 2012

Cantiamogliene 4!




Pioggia di voti per Renzi nel pazzo Novembre marchigiano


Un tempo di stesura superiore agli 8 anni, una versione originale di più di 25 minuti, una hit di quasi 9, col più lungo assolo di chitarra della storia della Top Ten!
Stiamo parlando di “November Rain”, brano scritto da Axl Rose per i Guns N’ Roses sin dal 1983 ed uscito solamente nel 1991 nell’album “Use Your Illusion I”.
Nato col nome di William Bailey, Axl Rose visse un’infanzia e un’adolescenza difficili, prima di trovare sfogo nel mondo della musica insieme al suo amico Jeff Isbell (Izzy Stradlin) col quale militò in diversi gruppi rock tra cui gli L.A. Guns e gli Hollywood Roses, che, come è facile intuire, unendosi diedero vita ai Guns N’ Roses, gruppo da Rock and Roll Hall of Fame, grazie soprattutto all’enorme successo a cavallo tra anni ’80 e ’90.
Sì perché poi tra eccessi di ogni tipo, litigi e cambi di formazione, la luminosa stella di Axl, Slash, Izzy e compagni è andata via via affievolendosi, d’altra parte come loro stessi ricordavano “nulla dura per sempre, nemmeno la fredda pioggia di Novembre”.
Non so se dalle nostre parti certe persone si siano ben preparate, ma sta di fatto che si son visti piovere addosso una vera e propria doccia fredda domenica scorsa.
Stiamo parlando dei dirigenti regionali del PD, quelli del “laboratorio Marche”.
In tanti avevano espresso il loro appoggio al segretario Bersani (il parlamentare Cavallaro, gli assessori regionali Giannini e Marcolini, il consigliere regionale Sciapichetti) ed in effetti il risultato a livello nazionale può averli soddisfatti…ma allora com’è che Renzi ha conquistato le Marche (una delle sole 4 Regioni su 20 in cui ciò si è verificato)!?!
Se consideriamo la sola provincia di Macerata, terra simbolo del “laboratorio Marche” (con tanto di presidente UDC), peggio ancora: Renzi non trionfa nel capoluogo solo per una manciata di voti, mentre conquista tutti i maggiori Comuni, da Civitanova a Tolentino, a Recanati.
A Civitanova Marche addirittura il Sindaco Corvatta si era espresso contro il Sindaco di Firenze, mentre a Tolentino i maggiori esponenti del Partito sostenevano Bersani, tanto che il coordinatore del Comitato per Renzi è un neodiciottenne!
Tutti bocciati. E' andata meglio al Sindaco di Recanati che ha dimostrato di riuscire a influenzare il suo elettorato con le proprie indicazioni, o comunque di saperne leggere gli umori: il suo sostegno a Renzi ha fruttato al candidato toscano quasi il doppio dei voti ottenuti dal segretario nazionale in terra leopardiana.
Un’autentica pioggia di voti dunque, ma anche qua c’è qualcosa che non quadra. A domanda secca su una possibile apertura all’UDC, durante il confronto televisivo con gli altri quattro candidati di queste primarie, Matteo Renzi ha risposto escludendo categoricamente un accordo elettorale con il partito di Casini.
La situazione recanatese (e marchigiana) non risulta però affatto in linea con questa affermazione, o meglio, lo era fino alle elezioni scorse, poi qualcosa è cambiato.
La vittoria di Renzi in Regioni “rosse” come la nostra, l’Umbria e la Toscana (manca l’Emilia-Romagna, terra natia di Bersani), in province storicamente di sinistra come quella di Pesaro e perfino a Fabriano, città del Governatore Spacca, devono far riflettere sull’opportunità di proseguire l’esperienza del “laboratorio Marche”.
Lo sguardo rivolto a Renzi può essere ben interpretato come un’esasperata voglia di discontinuità da parte del popolo di sinistra.
In un periodo di scarsa fiducia verso i partiti più tradizionali, quale peggior incubo può avere un elettore arrabbiato se non quello di trovare una reminiscenza di vecchia DC e vecchie figure politiche da prima repubblica al fianco del proprio "nuovo" partito "del futuro"?
Sarà forse ora che il PD marchigiano (e maceratese e magari anche recanatese) rifletta su questo?
Probabilmente, come ha fatto capire una grossa fetta del "popolo della sinistra" locale così non si va molto lontano, è una cosa che non può durare, d’altro canto si sa...neanche la fredda pioggia di Novembre dura in eterno!


LP