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domenica 15 gennaio 2012

"IRCER: in 2 anni risanato il debito e messe le fondamenta per un futuro sicuro"

(articolo tratto dall'ultimo numero di SulaTestaNews)

Negli ultimi mesi il Consiglio di Amministrazione degli Ircer ha raggiunto 2 importanti obiettivi: il quasi azzeramento del debito pregresso ereditato e la trasformazione dell’Ente in Fondazione di diritto privato.
Per quanto riguarda il primo aspetto bisogna ricordare che gli Ircer hanno contratto un debito di 1 milione di euro con la banca tra la fine del 2007 ed il 2008 durante l’operazione di acquisto del complesso delle ex-Clarisse di Castelnuovo.
A settembre 2009, all’insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione Ircer, il debito era ancora di 1 milione di euro, sul quale venivano pagati gli interessi.
Oggi, a settembre 2011 il debito è stato ridotto a circa 250.000€, con buone prospettive di azzeramento definitivo entro l'anno.
Questo risultato è stato ottenuto senza svendere pezzi di patrimonio, ma tramite un’attenta operazione di ottimizzazione delle spese dell’Ente e della gestione dell’azienda agraria, una revisione dei contratti di affitto o comodati che erano in essere da anni, la positiva risoluzione di vecchie controversie, la riscossione dei vari crediti arretrati di anni, ecc. 

Oramai vicini all’azzeramento del debito, bisogna programmare gli investimenti futuri per dare risposta concreta alla forte richiesta di posti letto o mini-alloggi da parte degli anziani del nostro territorio per i prossimi anni. Anche per questo abbiamo individuato nei mesi alcuni edifici colonici degli Ircer in stato di degrado o sottoutilizzo, che possono essere dismessi per avere delle somme da reinvestire, e sui quali è stato perciò emesso o è in corso di emissione il bando d’asta.
Così come un nuovo bando verrà emesso a breve per la vendita dell’immobile ex-Ipsia di Porto Potenza Picena, per il quale pare esserci l’interessamento di nuovi possibili acquirenti.
Ma anche diverse altre operazioni “strategiche” sono in corso o in fase di analisi da parte del Consiglio degli Ircer.

Riguardo la trasformazione dell’Ente.  La legge regionale 5/2008 richiedeva che tutte le Ipab (quali gli Ircer) si trasformassero o in “Fondazione” (soggetto giuridico di diritto privato) o in “Azienda Servizi alla Persona” (Pubblica). La scadenza, dopo diversi rinvii (dal 2008), è stata infine fissata improrogabilmente al 30 giugno 2011.
Perciò in questi mesi il Consiglio di Amministrazione si è attivato con decine di riunioni con gli avvocati, esperti del settore, commercialisti, notai, dirigenti comunali, assessori, per fare la scelta che salvaguardasse nella maniera migliore gli interessi dell’ente Ircer.
Dopo aver valutato attentamente tutti i pro ed i contro delle possibili ipotesi, la scelta è ricaduta alla fine sulla Fondazione di diritto privato.
Perché? In primis perché questa scelta mette al riparo l'enorme patrimonio degli Ircer (circa 70 milioni di euro in beni immobili), frutto delle donazioni dei tanti benefattori recanatesi, da possibili “confische” da parte della Regione (ricordate la fine dei “terreni dell’ospedale” 15-20 anni fa?). Operazioni sciagurate che sarebbero state possibili invece se gli Ircer fossero entrati nel calderone della rete delle aziende pubbliche regionali.
La Fondazione di diritto privato consente inoltre all’Ente di mantenere libertà di azione nella gestione del proprio patrimonio (senza chiedere autorizzazioni alla Regione, prassi prevista per le ASP), mentre il contratto di lavoro ed i diritti dei dipendenti non subiscono modifiche.
Nella Fondazione il Consiglio di Amministrazione continuerà ad essere nominato dal sindaco; presidente e consiglieri continueranno a recepire zero euro di indennità, così come avviene oggi.

martedì 10 gennaio 2012

A San Vito 2012 niente bancarelle che vendono animali e nuovi criteri generali per gli espositori


Intervista all'Assessore al Commercio e Politiche Giovanili Michele Moretti (Su la Testa) tratta da RadioErre


Niente bancarelle che vendono animali vivi alla fiera di San Vito, la più importante esposizione di prodotti di ogni genere che si svolge ogni anno in occasione del patrono della città che si festeggia il 15 giugno. Michele Moretti, assessore al commercio, coglie al volo l’invito che era stato rivolto all’Amministrazione da più cittadini dalle pagine del sito facebok dell’Amministrazione e dice che è stato “già dato mandato al dirigente di operare affinché questa categoria merceologica non sia più ricompresa all’interno di quelle ammesse alla fiera.
Nei prossimi giorni, prima di  rifare il bando per l’assegnazione dei posteggi, andremo a rivedere i criteri del mercatino e a definire le categorie merceologiche che potranno partecipare alla fiera. Quindi non è che vieteremo questo tipo di vendita ma semplicemente non sarà più fra le categorie merceologiche ammesse a partecipare. Eviteremo, così, di avere quella spiacevole situazione che si veniva a creare per cui alcuni operatori del settore non erano particolarmente attenti alle esigenze degli animali e al rispetto delle normative per la loro esposizione o vendita. Abbiamo tutti visto 4 o 5 cuccioli di cani in una gabbietta stretta e magari sotto il sole. Quando è così, poi, diventa difficile gestire questo tipo di situazioni una volta che ci sono, per cui pensiamo proprio di non permetterlo più.”  
L’assessore al commercio e alle politiche giovanili, padre anche di due bambini piccoli, è anche convinto, però, che “a volte la presenza degli animali rappresenta un’attrattiva e un momento piacevole per i bambini se fatta bene, con tutte le cautele del caso. Sarebbe interessante, ritiene ancora Moretti, verificare se  sia possibile coinvolgere la cooperativa che ha in gestione il nostro canile perché siano presenti all’interno della fiera, magari con delle foto o un catalogo o con qualche animale adulto, in una campagna di sensibilizzazione alle adozioni per aiutare qualche cane randagio, ospite del canile, a trovare una famiglia che lo voglia accogliere.” 
Rimane, infine, per l’assessore, al di là della presenza  o meno delle bancarelle che vendono gli animali vivi, la necessità di dare un nuovo impulso alla fiera. “Purtroppo, dice ancora Moretti, non possiamo più restringere il campo del mercatino solo sul settore dell’artigianato perché abbiamo visto che non abbiamo più un numero di partecipanti adeguato per poter riempire una fiera importante come quella di San Vito. Cercheremo, però, di dare un’organizzazione logistica un po’ più articolata e regolare fra i vari espositori e i tipi di merce che saranno presenti.

mercoledì 4 gennaio 2012

"Eh… già, sembrava la fine del mondo…" - Articolo tratto dall'ultimo numero di "SulaTestaNews"



Eh… già, sembrava la fine del mondo… ma siamo ancora qua! 
Prendiamo in prestito le parole di una canzone di Vasco per avviare questo nuovo contatto con i recanatesi, dopo un anno di assenza del nostro periodico.
Un anno durante il quale abbiamo avuto l’onore di sentir parlare molto di Su la Testa: chi diceva che si era estinta, chi diceva che era stata annessa da tale o tal’altro grande partito, chi diceva che aveva perso l’assessore, ecc. Tutte carinerie che ci hanno onorato, tanto grande e continua è stata l’attenzione politica che abbiamo calamitato e che ci è stata tributata da tali personaggi esperti "”””politici”””” del borgo natìo!
Ma mentre altri investivano tempo inerpicandosi in ardue previsioni nei nostri confronti… noi ci siamo dati da fare ed eccoci di nuovo qua!

Il nostro assessore Michele Moretti ha portato avanti i progetti del suo assessorato: dalla Notte Rosa e Bianca ad Amantica, ai Quartieri in Piazza, a Muoviti Sicuro, al Progetto Oratori, alle iniziative a sostegno del commercio, della filiera corta, ecc. 

Il nostro consigliere agli Ircer Emanuele Severini può annunciare soddisfatto che il debito dell’Ente con le banche (era 1 milione di euro nel 2009!) è stato oggi quasi estinto. E gli Ircer, trasformati finalmente in Fondazione, hanno messo al sicuro i patrimoni immobiliari recanatesi da possibili "confische" della Regione (ricordate la “bella” fine dei terreni dell’ospedale, 15 anni fa??)

Il “Movimento socio-politico Su la Testa”, fresco di nuove adesioni, ha portato avanti battaglie importanti e vincenti, una su tutte quella pro-Referendum iniziata 15 mesi prima del voto, quando ancora non ci credeva nessuno; ed altre battaglie un po’ meno vincenti ma non per questo sbagliate, come quando (unico movimento politico cittadino) ha denunciato la decisione di aumentare gli stipendi dei dirigenti comunali, ricevendo le rimostranze del Sindaco.
Ma il lavoro di stimolo, confronto, pungolamento con i vari assessorati (bilancio, urbanistica, lavori pubblici, cultura, ecc.) è stato continuo, con risultati alterni. Tra gli obiettivi sollecitati ed ottenuti, ad esempio, l’eliminazione dei 200 “posti vip riservati” a Lunaria nell’edizione 2010, ridotti quest’anno dell’ 80%. Ce l’aveva promesso Marinelli…: chapeau!
Non sono mancati neanche gli incontri di coordinamento/confronto sui temi cittadini con altri movimenti civici, quali Lista Civica Recanati, Orizzonte Recanati e Recanati a Sinistra.

C’è stato anche il tempo di osservare divertiti la scenetta delle elezioni provinciali. “Giorni bui” in cui gente di sinistra diventava di centro, leader di destra diventavano “di sinistra a tempo determinato”, gente di estrema sinistra si aggregava all’estrema destra per poi buttarsi insieme nel “centrismo cattolico europeo”…  Mah…: sarà davvero “la fine del mondo” (politico)???

Nel frattempo anche l’ “Associazione Culturale-Ricreativa Su la Testa” si è data da fare rinnovando gli incontri sulla legalità con don Luigi Merola e organizzando quest’anno un doppio appuntamento con “Botteghe Aperte” alla zona artigianale ex-Eko, l’ultimo dei quali è stato un enorme successo con migliaia di presenze. Nel tardo pomeriggio si poteva udire gente che esclamava: “Cavolo… pare San Vito!”

Questi ed altri argomenti sono approfonditi nelle prossime pagine. Buona lettura!