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giovedì 28 giugno 2012

Sabato 7 luglio torna la NOTTE ROSA promossa dall'Assessorato al Commercio e Politiche Giovanili

Nota del Comune - iniziativa promossa dall'Assessore al Commercio e Politiche Giovanili Michele Moretti (Su la Testa)

ferrari
Toccherà al meccanico della Ferrari accendere la quinta edizione della Notte Rosa di Recanati, in calendario sabato 7 luglio. Marco Della Noce è infatti il grande ospite della festa organizzata dall'amministrazione comunale in collaborazione con i commercianti del centro storico.
Il personaggio di Zelig sarà protagonista di un importante novità, portando il suo spettacolo in due diversi angoli della città: uno nella zona del Duomo e l'altro nel piazzale Monaldo Leopardi che lo scorso maggio ospitò Cristiano Militello di Striscia la Notizia in occasione del Carovana Party del Giro d'Italia.
Senza ombra di dubbio non mancheranno le risate perchè Marco della Noce è stato uno dei comici piu' acclamati in molte edizioni di Zelig Circus, grazie ai suoi tanti personaggi tra i quali spicca il capo meccanico dei box di Maranello che svela tutti i segreti della Formula 1.
Tanta comicità ma non solo, in quanto il collaudato programma della Notte Rosa presenta anche musica dal vivo con la partecipazione di importanti band locali, aperitivi e cene con menu' speciali, mercatini e negozi aperti sino a tarda notte.
In concerto sono anche previsti spazi con la folk band Folkanina, I Vili Marchi nell'omaggio a Rino Gaetano, Kamafei etno musica dal salento, Recidivi nel Vasco Tribute.

martedì 26 giugno 2012

Cantiamogliene 4!


Mi raccomando...multate pure la macchina dei Beatles!!!



Questa settimana partiamo da una copertina, una delle più famose della storia della musica: quattro ragazzi barbuti attraversano le strisce pedonali davanti agli studi della casa discografica Apple, ad Abbey Road, Londra. Titolo dell’album: “Abbey Road” appunto, tra i brani “Come Together” e “Here Comes The Sun”.
Parliamo dei Beatles e della leggenda che vuole che uno dei leader del gruppo, Paul McCartney, sia in realtà morto in un incidente stradale tenuto nascosto nel 1966, per essere successivamente rimpiazzato da un sosia.
Secondo i sostenitori di questa teoria la copertina di questo album è ricca di indizi. I più evidenti?
Paul è il terzo Beatle ad attraversare la strada e la sua figura appare molto strana rispetto agli altri: è scalzo, con gli occhi chiusi e con la sigaretta sulla mano sbagliata (in realtà è mancino), secondo alcuni è come se fosse il suo fantasma o il suo feretro.
Gli altri rappresenterebbero rispettivamente: un sacerdote (John Lennon vestito di bianco), un uomo che porta la bara (Ringo Starr, in nero) e un becchino (George Harrison, in jeans, cioè in indumenti da lavoro).
Inoltre la targa dell’auto parcheggiata sulla sinistra è “IF28”, tradotto “SE28”, cioè “se fosse ancora vivo, avrebbe 28 anni”, cosa che corrisponde quasi a verità, se si prendesse in considerazione la data di concepimento e non quella di nascita.
Altri “indizi” sono contenuti in tracce e copertine di questo e altri album, ma il fatto è che se McCartney fosse veramente morto nel ’66, la sua quasi quarantennale carriera da lì in avanti sarebbe allora da attribuire al suo sostituto? Beh, bravino sto sosia!
Ma soprattutto, chi parcheggiò quella macchina targata IF28 in quel modo!?!
Evidentemente a Londra erano sprovvisti di ausiliari della sosta...figure professionali che dalle nostre parti di certo non mancano!
L’altro giorno è venuto a Recanati il Ministro dei Diritti Umani dell’Ambasciata Argentina e noi come l’abbiamo accolto? Come direbbe Giacomo nel famigerato sketch di “Tre uomini e una gamba”...con una bella multina!
Per di più si è pure infierito sulla macchina di un disabile che partecipava allo stesso convegno presenziato dal Ministro.
Ma non c’era una sentenza del Giudice di Pace che decretava l’illegittimità dei parcheggi a pagamento in Corso Persiani?
Art. 7 Comma 6 Codice della Strada: “le aree destinate al parcheggio devono essere ubicate fuori della carreggiata e comunque in modo che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico”.
Aggiungete che secondo l’Art. 40 del medesimo codice la carreggiata deve essere delimitata da una riga bianca.
Le strisce blu dovrebbero rimanere al suo esterno e ciascun posto auto dovrebbe avere le seguenti dimensioni: 2,30 m x 4,50 m, più 1,50 m per il passaggio dei pedoni.
Infine considerate che a fronte di una determinata quantità di posti a pagamento devono essere comunque garantiti dei posti gratuiti.
Magari avremo torto, ma qualche perplessità su quei parcheggi resta...
Uno potrebbe pensare che, con un po’ di buon senso, il Comune dipinga di bianco quelle strisce blu e via tutti i problemi, ma la cosa non è così semplice e spieghiamo ora il perché.
Le entrate derivanti dai parcheggi attualmente non finiscono nelle casse comunali, ma in quelle di un’azienda privata, la SIS, grazie all’accordo sul Centro Città stipulato con la passata Amministrazione.
Questa società, tra l’altro, due anni fa rimase invischiata in una vicenda giudiziaria per presunte irregolarità nelle gare di appalto per la gestione dei parcheggi a pagamento di diversi comuni italiani (come si può leggere da questo articolo de “il Cittadino di Recanati” dell’epoca).
Or dunque, se invitiamo Paul McCartney (o il suo sosia) al Persiani, gli multiamo il Maggiolino sulle strisce blu perché non ha esposto il cartellino?

LP 
 

venerdì 22 giugno 2012

Senza Peli Su la Testa: recanatesi popolo difficile…

Leopardi ci chiamava “zotici” per gli sberleffi e le prese in giro che doveva subire dai nostri concittadini ottocenteschi, che non avevano capito minimamente la sua poetica, e non si curavano certo del suo pessimismo cosmico, come “il zappatore che seco pensa al dì del suo riposo”. Ma se il nostro Giacomo fosse nato in questa epoca, sicuramente avrebbe trovato altri termini per definirci, molto probabilmente “incontentabili” o “polemici”.
E’ veramente divertente cercare di carpire e di interpretare il pensiero del recanatese medio, che quando piove vuole il sole e quando c’è il sole si lamenta della siccità. A Febbraio, durante la tempesta di neve c’èra gente che giurava: “quest’estate voglio quaranta gradi e guai chi si lamenta” e puntualmente in questi primi giorni di afa ritratta dicendo: “quanto si stava meglio con un metro di neve”. Coerenza pura. 

Quello appena fatto è solo un esempio esilarante, ma ne posso fare altri cento. Avete presente i fuochi d’artificio del 13 Giugno, in onore di Sant’Antonio da Padova? Se un anno lo spettacolo è al di sotto delle aspettative, tutti a lamentarsi “perché i fuochi sono sempre gli stessi da decenni” o perché “la batteria finale non è stata un granchè”. Ecco giuro che la settimana scorsa, poco dopo gli spettacolari fuochi d’artificio di quest’anno ho sentito mugugni e lamentele: “guarda che fuochi che hanno fatto oh, dopo ci credo che aumenta la tassa sui rifiuti” oppure “potevano sparare quattro botte in meno e toglierci l’IMU”. (PS: questi fuochi d'artificio NON li paga il Comune, da sempre!)


Voglio chiudere la rubrica di questasettimana con una perla. Da un po’ di tempo
si sta spargendo la voce in città che il distributore dell’acqua potabile di San Francesco non funzioni. Gente che si lamenta, reclami verso l’Amministrazione perché a quanto pare i rubinetti sono difettosi. Così, visto che vado quasi quotidianamente ad attingere da quella fontana, e non avendo mai avuto nessun problema o disguido, ho deciso di indagare e di verificare con mano l’entità e la causa di questo fantomatico disservizio. Premetto che il distributore è regolato da pulsanti (estremamente complicati da premere, quello è vero) che erogano mezzo litro d’acqua ogni volta, senza possibilità di stoppare il getto, e questo è scritto a caratteri cubitali sul cartello informativo sopra i rubinetti. Quindi, per non sprecare neanche una goccia, bisogna stare svegli e appena riempita una bottiglia metterne subito un’altra vuota sotto il rubinetto. Ovviamente non tutti l’hanno capito... e si lamentano! Una signora l’altro giorno stava impazzendo: con la bottiglia piena e strabordante continuava a spezzarsi il dito per premere il pulsante di metallo e stoppare il getto indiavolata. Dichiarava: “avevo sentito che sto coso non funzionava, non riesco a chiudere la cannella (cito testualmente il termine tecnico), non ci vengo più!”.
Signora se legge questa pagina glielo ripeto: CAMBI 'STA BOTTIGLIA CHE QUELLA NON E’ NA CANNELLA!

DF

giovedì 21 giugno 2012

BOTTEGHE APERTE 2012: GRAZIE A TUTTI!!!


Fino all’anno scorso ci si è impegnati moltissimo per far conoscere quest’evento al pubblico. 
In questa terza edizione del 10 giugno 2012 qualcosa è cambiato: la gente sapeva della Festa dell’Artigiano ed aveva delle aspettative che non andavano tradite. botteghe1
E così è stato: Botteghe Aperte si è ingrandita, ha accolto nuovi espositori provenienti anche da fuori regione, ha abbracciato per la prima volta l’ìntera area Ex Eko di Recanati registrando un'ottima partecipazione di pubblico.
Una volta aperti gli stand la gente ha iniziato ad affluire alla manifestazione: prodotti di qualità selezionati e rigorosamente fatti a mano, botteghe artigiane addobbate a festa ed aperte alla curiosità dei visitatori, decorazioni floreali che rendevano incantevole il salotto artigiano; questo è stato il benvenuto agli ospiti della festa. 
Tanti giochi per i più piccoli e laboratori artigianali con legno, argilla e materiali riciclati per stimolare la loro creatività. Un’insolita ma quanto mai affascinante gita in carrozza ed un’esposizione di auto d’epoca dagli anni ’20 agli anni ’80 hanno offerto un’ambientazione senza tempo all’evento.
Approfondimenti sulla conoscenza dell’olio, un’interessante conferenza su temi di estrema attualità, fotografia, pittura, danza e musica di qualità hanno creato uno scenario irripetibile.
Un ringraziamento a tutti i collaboratori, partecipanti, sostenitori ed espositori che ogni anno ci aiutano a garantire, seppur per un solo giorno, la giusta visibilità all’incredibile mondo dell’artigianato.
 
Associazione culturale-ricreativa “Su la Testa”

martedì 19 giugno 2012

Cantiamogliene 4!


 Non chiudete il black dog in gabbia per una fiera!



Un labrador gira per gli studi di registrazione. Sono gli studi Headley Grange e in quel giorno del lontano 1971 vi si trovano anche i Led Zeppelin.
Il loro cantante, Robert Plant, è in bagno a cercare l’ispirazione per buttar giù dei versi da associare ad un pezzo ideato dal bassista John Paul Jones, con un potente riff di basso.
Plant vede il cane dalla finestra, è nero e la canzone acquisisce così il suo titolo: “Black Dog” (Cane nero).
Peccato che poi parli più che altro del desiderio per una donna, tranne qualche breve accenno al cane, che in molti, non conoscendo il retroscena, attribuiscono ad una sorta di ode satanica (in particolare con riferimento al verso “Occhi che brillano di un rosso infuocato” o alla parola “dog”, che vuol dire cane, ma che è anche il rovescio della parola “god”, che vuol dire Dio).
Ora pensate se quel cane avesse passato la sua giornata chiuso in una gabbia in una fiera locale. Addio “Black dog”! Magari uno dei pezzi più famosi della storia del rock avrebbe avuto un altro titolo…
Poco male in fin dei conti, ma sorte ben diversa per il povero labrador.
Non per essere dei fanatici animalisti, ma nel 2012 crediamo che con un po’ di buon senso si possa dire che alle fiere non sia un bello spettacolo l’esposizione di animali di una certa stazza (in particolare cani, gatti, ma anche conigli ad esempio) all’interno di minuscole gabbie che lasciano appena lo spazio per girare su se stessi.
Ed invece no, ci si sbaglia, perché il dio denaro viene sempre prima di tutto e quindi il non poter esporre un cane in gabbia non viene visto come un diritto riconosciuto all’animale, ma come la violazione di un diritto dell’espositore!
La questione viene trattata come se al posto dell’animale in carne ed ossa ci fosse un vaso di terracotta: “Io ho l’autorizzazione a vendere vasi, il Comune non può vietare l’esposizione di vasi in gabbia!” (quando invece il Comune ha il diritto/dovere di selezionare le "merci" ammesse o meno ad ogni fiera cittadina specificandolo nel bando a cui devono partecipare gli espositori).
Noi pensiamo che sia ora di cambiare regole e atteggiamenti. Le persone sono molto più attente alle questioni riguardanti gli animali, il non esporli fisicamente ad una fiera non dovrebbe pregiudicarne l’acquisto.
D’altra parte non serve un genio per inventarsi metodi alternativi di pubblicità.
Basterebbe portare alle fiere delle immagini, stampare fisicamente delle foto, farle passare in una cornice digitale oppure munirsi di uno schermo in cui trasmettere dei video (basta un semplice collegamento ad un PC portatile).
Non stiamo parlando di fantascienza, anzi siamo sicuri che agli occhi delle nuove generazioni sembri più bizzarra l’idea di trovare un cane in gabbia alla fiera di San Vito piuttosto che vederlo in foto!

LP

La settimana scorsa: Tra sultani e sceicchi

venerdì 15 giugno 2012

Senza Peli Su la Testa: uno sceicco a San Vito

Uno sceicco a San Vito. Sembra il titolo di una di quelle sit-com americane di successo, ma non è così. Nella settimana più importante a livello cittadino, in cui strade e vie sono invase per le feste di Sant’Antonio e San Vito, una strana aura orientale aleggia su di noi. Infatti, dopo aver scambiato quattro chiacchiere a Milano con Berlusconi per eventuali sponsorizzazioni a favore del Milan, lo sceicco Al Maktum è sbarcato a Recanati. 

Dubito che sia qui per visitare casa Leopardi o per provare l’ebbrezza della Bretella Paolina percorsa in cammello, anche perché la motivazione ufficiale del suo arrivo è una corsa di cavalli che si svolgerà sul Monte Conero. 
Ma in città è caos: lo sceicco, da sempre avvezzo ad uno stile di vita umile, ha opzionato in blocco tutto l
’Hotel Gallery per far dormire le sue mogli e i suoi collaboratori più stretti (a occhio e croce duecento persone). Pare inoltre che abbia insistito nell’avere come giardino personale Villa Colloredo, almeno per
la colazione, in modo da poter fare anche un po’ di jogging e di esercizi muscolari. Sembra volesse comperare anche la vicina cattedrale del Duomo, utile per far stazionare le sue bestie, ma quando lo hanno avvertito dell’alto valore simbolico che quel posto ha per la religione cristiana, pare abbia commentato: “Cristiani?! Miei cammelli meritare posto migliore!”...

Ma non ci scordiamo che stiamo parlando di uno degli uomini più ricchi del mondo, uno che potrebbe assumere come autisti personali Alonso o Shumacher, e che quando gli si rompe la lavatrice non cambia il pezzo, ma rileva l’azienda di lavatrici! Dove passa Al Maktum l’erba cresce eccome, basta pensare che un territorio desertico come quello di Dubai, è diventato uno dei più ricchi e lussuosi del mondo grazie al denaro, che (come si dice dalle nostre parti) manda l’acqua d’in su…
Lo sceicco ha ben 17 figli, anche se sicuramente non avrà problemi a mantenerli, essendo il suo patrimonio personale stimato in 16 miliardi di dollari (30 volte quello della regina d’Inghilterra). Giunto in città si è dato alle battute, dichiarando: “Se in mio paese io dovere pagare IMU per tutti miei possedimenti, neanche mio patrimonio bastare”.
Poi quando i giornalisti lo hanno interrogato sulla politica italiana e su Monti ha glissato: “Monti? Molto belli, soprattutto Conero.”
In città ormai è il caos e le voci si susseguono selvagge: le bancarelle sono ormai arrivate, e qualche cittadino (visionario o ubriaco?) giura di aver visto Al Maktum ordinare una piadina dal camioncino vicino ai giardini pubblici. Chissà che gusto avrà preferito? Altri sostengono che ieri mattina, per soddisfare i capricci del suo figlio minore Mohamed, invece di comperargli un giocattolo lo abbia direttamente nominato amministratore delegato di Baby Toys, dopo averla rilevata staccando un assegno. Cose normali? No, cose arabe…

DF

martedì 12 giugno 2012

Cantiamogliene 4!


 

Tra sultani e sceicchi



Stanno per succedere cose strane a Recanati, cose arabe direbbe qualcuno…ed in tutti i sensi! Ma partiamo come sempre dalla musica.
I Sultans of Swing erano un gruppo musicale londinese. Suonavano jazz dentro piccoli locali, un po’ per passatempo un po’ per passione.
Non erano affatto professionisti, né tantomeno lo sarebbero mai diventati.
A renderli famosi o, meglio, a diventar famoso al posto loro fu Mark Knopfler, leader dei Dire Straits.
Una sera, il nostro Mark entrò in un locale, dove si stava appunto esibendo la jazz band.
Osservando l’intera scena, il tenore del locale, la dicotomia tra il nome altisonante del gruppo e la reale consistenza dello stesso, l’atteggiamento poco attento del pubblico, il giovane talento musicale inglese trasferì le sue impressioni sul pentagramma e diede vita a Sultans of Swing, intesa ora come canzone, non più come gruppo.
Fu il singolo d’esordio dei Dire Straits, letteralmente “Tempi Duri”, ma per loro non fu poi così difficile sfondare nel mondo della musica. D’altra parte l’enorme talento del loro leader fu enfatizzato all’ennesima potenza dai continui rimandi tra voce e chitarra e dal lungo assolo centrale di cui si componeva il pezzo.
Tempi duri si diceva, come sono indubbiamente i nostri in questo momento, eccetto per qualcuno. Sai com’è, avere un patrimonio di qualche miliardo di dollari talvolta aiuta.
Stiamo parlando dello Sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktum, primo ministro e vicepresidente degli Emirati Arabi Uniti, nonché Emiro di Dubai.
L’uomo che fece costruire il famoso albergo a forma di vela (il Burj Al-Arab), soggiornerà nel lussuoso, ma chissà se lo sia anche per lui, Gallery Hotel di Recanati nel fine settimana di San Vito.
Ovviamente le stime sull’arrivo di turisti sono scese, perché l’albergo se l’è preso tutto lui, ma forse le entrate finanziarie potrebbero essere più ingenti del previsto!
Soprattutto se consideriamo che, seppur Costui (“C” maiuscola d’ufficio con tutti quei miliardi di dollari!) arrivi nelle nostre terre per seguire una corsa di cavalli, l’occasione si presta anche per intavolare qualche trattativa commerciale.
Non a caso sono previsti incontri con operatori economici ed istituzionali marchigiani e italiani in genere.
In fondo se ci pensate un attimo, facendo le dovute proporzioni, i milioni di euro pesano nelle sue tasche come le insignificanti monetine rosse nelle nostre!!!
Speriamo che oltre alla nota folkloristico-sportiva, si possano trarre anche dei buoni risvolti economici da questa strana apparizione pre-estiva!
Salam aleikum a tutti e buon San Vito!

LP 
 

sabato 9 giugno 2012

BOTTEGHE APERTE 2012: Programma definitivo, piantina e viabilità

L’Associazione culturale ricreativa “Su la Testa” rende noto il programma definitivo della terza edizione della Festa dell’Artigiano che avrà luogo domenica 10 giugno 2012 nella zona artigianale “Ex Eko” di Recanati.
 
Ore 10.00 Apertura manifestazione con stand artigiani, laboratori per bambini con legno, argilla, materiali riciclati e corsi di pittura.
Giochi gonfiabili ed intrattenimento per i più piccoli grazie alla collaborazione del gruppo giovani “ Nessun dorma” e associazione Marameo.
Apertura della mostra fotografica di Antonio Baleani e personale di pittura di Anna Sagni.
Degustazione di prodotti tipici e pesca di beneficienza a favore delle popolazioni colpite dal terremoto dell’Emilia Romagna, organizzata dalla Croce Gialla di Recanati.

Ore 10.30 Seduta di assaggio olio certificata tenuta da Aprol Marche presso la sala degustazione del frantoio “Fuselli e Guzzini”.

Ore 11.30 Esibizione di danza del Centro Studi Danze Ass. Ginnastica “Ludart” con la direzione artistica della Prof.ssa Nicoletta Tubaldi.

Ore 15.00 Arriva il Ludobus con i suoi giochi artigianali per i bambini.

Ore 15.30 Mini corso gratuito sulla conoscenza dell’olio extra-vergine, tenuta dal Dott. Agr. Demetrio Ruffini.

Ore 16.30 Conferenza “ La casa ecosostenibile. Costruire e ristrutturare” presso i locali della Termotec.

Ore 17.30 Esibizione della scuola di ballo “Conero Danze”.

Ore 18.00 Concerto di danza dal classico al modern-jazz de “Il Balletto” di Recanati diretto da Paolo Stoppa.

Ore 18.45 Presentazione del libro a fumetti di Rolando Quaranta sulla storia della città di Recanati;

Ore 19.30 Aperitivo in compagnia di “Ars Live” scuola di musica nella piazza principale.

Ore 19.45 Concerto dei “Nuovi Cadetti” presso la piazza d’ingresso.

Ore 21.30 Concerto degli “Spaghetti a Detroit” con hits degli anni ’60 -’70, nella piazza principale.

Per il divertimento dei più piccoli trucca-bimbi, gonfiabili e mascotte animate.
Un’esposizione di auto d’epoca ed una mostra di vespe farà da cornice all’evento.
Novità di quest’anno: carrozza trainata dai cavalli e writers professionisti che realizzeranno un murales ispirato all’artigianato.
Per gli appassionati di calcio sarà possibile seguire Italia-Spagna degli Europei sui vari schermi dislocati nella zona.
I ristoratori presenti all’interno dell’area Ex Eko presenteranno per l’occasione tipicità gastronomiche da gustare a pranzo e cena.
Infine, un senso unico dal cimitero al bivio con Via Mattei (in discesa) garantirà numerosi posti auto ed un comodo accesso alla manifestazione.

Associazione Culturale-Ricreativa Su la Testa


venerdì 8 giugno 2012

Senza Peli Su la Testa: recanatesi, popolo di festaioli!

In questi giorni basta accendere la tv per guastarsi la giornata: terremoti, stragi, crisi economica gravissima sono macigni sull’umore di ognuno di noi, da cui è veramente difficile distogliere il pensiero.
Per avere cinque minuti di tranquillità, le opzioni sono due: o si cambia canale e si guardano i Pokemon, o si fa una passeggiata per... Recanati.
Avete letto bene, non ho scritto Las Vegas, ma proprio Recanati. Si perché tra una notte rosa e una notte bianca, tra il giro d’Italia e Lunaria, negli ultimi anni la nostra città sembra rinata, almeno dal punto di vista del divertimento. E per non farci mancare proprio nulla, domenica avrà luogo la terza, spumeggiante edizione della festa dell’artigiano, Botteghe Aperte, che si terrà
in una delle zone più operose della città: la zona ex-Eko.
Ma cosa significa festa dell’artigiano? Non vi aspettate Mastro Geppetto che fa burattini con dei tronchi di legno, ma potrete vedere all’opera ottimi falegnami ed artisti. Non troverete Gutenberg che stampa volantini a caratteri mobili, ma sicuramente tanta gente interessante che ha nella propria fantasia e nel proprio lavoro le uniche armi.

Ma veniamo alle cose importanti, quelle che attraggono davvero la maggior parte della popolazione: anche qui si parla di arte, ma quella culinaria. Infatti si potranno degustare tante cose buone, accompagnate da buon vino e olio pregiato. Sicuramente, come nelle ultime edizioni, gli stand gastronomici saranno i primi ad essere presi d’assalto e gli ultimi ad essere lasciati. Tavoli imbanditi presi di mira da gente che, facendo finta di discutere amabilmente del più e del meno con conoscenti, allunga continuamente le mani con non-chalance ed arraffa di tutto, prima di masticarlo con educazione continuando a parlare. Facile sentire poi frasi tipo: “Stasera non ceno, voglio rimanere qui a vedere il concerto delle 21,30” , il tutto dopo aver sbranato cabaret di bruschetta, pizzette e dolci vari. Ma si sa, siamo gente semplice, di campagna, e gli appetiti vanno saziati.
 
Si parlava di concerti, e anche la musica farà da padrona domenica: non aspettatevi Stevie Wonder, Aretha Franklin o Marvin Gaye… ma leggendo bene il programma c’è un gruppo che ha molto a che fare con la città di Detroit, e sarà sicuramente un bello spettacolo.
 
I più attenti staranno già criticandomi e penseranno: “Ma sei matto? Io domenica sto a casa sul divano e mi vedo Italia – Spagna di calcio!”. Mai cosa fu più sbagliata: tutti i locali della zona ex-Eko si stanno già organizzando per trasmettere le prestazioni degli azzurri in diretta, sperando che dopo tanti scandali e polemiche la Nazionale ci riservi anche qualche soddisfazione. Io ci credo. Scommettiamo?
DF