Cerca nel blog

venerdì 22 giugno 2012

Senza Peli Su la Testa: recanatesi popolo difficile…

Leopardi ci chiamava “zotici” per gli sberleffi e le prese in giro che doveva subire dai nostri concittadini ottocenteschi, che non avevano capito minimamente la sua poetica, e non si curavano certo del suo pessimismo cosmico, come “il zappatore che seco pensa al dì del suo riposo”. Ma se il nostro Giacomo fosse nato in questa epoca, sicuramente avrebbe trovato altri termini per definirci, molto probabilmente “incontentabili” o “polemici”.
E’ veramente divertente cercare di carpire e di interpretare il pensiero del recanatese medio, che quando piove vuole il sole e quando c’è il sole si lamenta della siccità. A Febbraio, durante la tempesta di neve c’èra gente che giurava: “quest’estate voglio quaranta gradi e guai chi si lamenta” e puntualmente in questi primi giorni di afa ritratta dicendo: “quanto si stava meglio con un metro di neve”. Coerenza pura. 

Quello appena fatto è solo un esempio esilarante, ma ne posso fare altri cento. Avete presente i fuochi d’artificio del 13 Giugno, in onore di Sant’Antonio da Padova? Se un anno lo spettacolo è al di sotto delle aspettative, tutti a lamentarsi “perché i fuochi sono sempre gli stessi da decenni” o perché “la batteria finale non è stata un granchè”. Ecco giuro che la settimana scorsa, poco dopo gli spettacolari fuochi d’artificio di quest’anno ho sentito mugugni e lamentele: “guarda che fuochi che hanno fatto oh, dopo ci credo che aumenta la tassa sui rifiuti” oppure “potevano sparare quattro botte in meno e toglierci l’IMU”. (PS: questi fuochi d'artificio NON li paga il Comune, da sempre!)


Voglio chiudere la rubrica di questasettimana con una perla. Da un po’ di tempo
si sta spargendo la voce in città che il distributore dell’acqua potabile di San Francesco non funzioni. Gente che si lamenta, reclami verso l’Amministrazione perché a quanto pare i rubinetti sono difettosi. Così, visto che vado quasi quotidianamente ad attingere da quella fontana, e non avendo mai avuto nessun problema o disguido, ho deciso di indagare e di verificare con mano l’entità e la causa di questo fantomatico disservizio. Premetto che il distributore è regolato da pulsanti (estremamente complicati da premere, quello è vero) che erogano mezzo litro d’acqua ogni volta, senza possibilità di stoppare il getto, e questo è scritto a caratteri cubitali sul cartello informativo sopra i rubinetti. Quindi, per non sprecare neanche una goccia, bisogna stare svegli e appena riempita una bottiglia metterne subito un’altra vuota sotto il rubinetto. Ovviamente non tutti l’hanno capito... e si lamentano! Una signora l’altro giorno stava impazzendo: con la bottiglia piena e strabordante continuava a spezzarsi il dito per premere il pulsante di metallo e stoppare il getto indiavolata. Dichiarava: “avevo sentito che sto coso non funzionava, non riesco a chiudere la cannella (cito testualmente il termine tecnico), non ci vengo più!”.
Signora se legge questa pagina glielo ripeto: CAMBI 'STA BOTTIGLIA CHE QUELLA NON E’ NA CANNELLA!

DF

2 commenti:

Mirco B ha detto...

purtroppo le critiche sono gratis, e' facile criticare ma non e' facile fare...ognuno di noi puo' fare un confronto con il passato cittadino... magari a villa coloredo cosi' prendiamo una boccata di ossigeno!

Mirco B ha detto...

purtroppo le critiche sono gratis, e' facile criticare ma non e' facile fare...ognuno di noi puo' fare un confronto con il passato cittadino... magari a villa coloredo cosi' prendiamo una boccata di ossigeno!