Tra sultani e
sceicchi
Stanno per
succedere cose strane a Recanati, cose arabe direbbe qualcuno…ed in tutti i
sensi! Ma partiamo come sempre dalla musica.
I Sultans of Swing
erano un gruppo musicale londinese. Suonavano jazz dentro piccoli locali, un
po’ per passatempo un po’ per passione.
Non erano affatto
professionisti, né tantomeno lo sarebbero mai diventati.
A renderli famosi
o, meglio, a diventar famoso al posto loro fu Mark Knopfler, leader dei Dire
Straits.
Una sera, il nostro
Mark entrò in un locale, dove si stava appunto esibendo la jazz band.
Osservando l’intera
scena, il tenore del locale, la dicotomia tra il nome altisonante del gruppo e
la reale consistenza dello stesso, l’atteggiamento poco attento del pubblico,
il giovane talento musicale inglese trasferì le sue impressioni sul pentagramma
e diede vita a Sultans of Swing, intesa ora come canzone, non più come gruppo.
Fu il singolo d’esordio
dei Dire Straits, letteralmente “Tempi Duri”, ma per loro non fu poi così
difficile sfondare nel mondo della musica. D’altra parte l’enorme talento del
loro leader fu enfatizzato all’ennesima potenza dai continui rimandi tra voce e
chitarra e dal lungo assolo centrale di cui si componeva il pezzo.
Tempi duri si
diceva, come sono indubbiamente i nostri in questo momento, eccetto per
qualcuno. Sai com’è, avere un patrimonio di qualche miliardo di dollari
talvolta aiuta.
Stiamo parlando
dello Sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktum, primo ministro e vicepresidente
degli Emirati Arabi Uniti, nonché Emiro di Dubai.
L’uomo che fece
costruire il famoso albergo a forma di vela (il Burj Al-Arab), soggiornerà nel lussuoso,
ma chissà se lo sia anche per lui, Gallery Hotel di Recanati nel fine settimana
di San Vito.
Ovviamente le stime
sull’arrivo di turisti sono scese, perché l’albergo se l’è preso tutto lui, ma
forse le entrate finanziarie potrebbero essere più ingenti del previsto!
Soprattutto se
consideriamo che, seppur Costui (“C” maiuscola d’ufficio con tutti quei
miliardi di dollari!) arrivi nelle nostre terre per seguire una corsa di
cavalli, l’occasione si presta anche per intavolare qualche trattativa
commerciale.
Non a caso sono
previsti incontri con operatori economici ed istituzionali marchigiani e
italiani in genere.
In fondo se ci
pensate un attimo, facendo le dovute proporzioni, i milioni di euro pesano
nelle sue tasche come le insignificanti monetine rosse nelle nostre!!!
Speriamo che oltre
alla nota folkloristico-sportiva, si possano trarre anche dei buoni risvolti
economici da questa strana apparizione pre-estiva!
Salam aleikum a
tutti e buon San Vito!
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