Cerca nel blog

venerdì 15 giugno 2012

Senza Peli Su la Testa: uno sceicco a San Vito

Uno sceicco a San Vito. Sembra il titolo di una di quelle sit-com americane di successo, ma non è così. Nella settimana più importante a livello cittadino, in cui strade e vie sono invase per le feste di Sant’Antonio e San Vito, una strana aura orientale aleggia su di noi. Infatti, dopo aver scambiato quattro chiacchiere a Milano con Berlusconi per eventuali sponsorizzazioni a favore del Milan, lo sceicco Al Maktum è sbarcato a Recanati. 

Dubito che sia qui per visitare casa Leopardi o per provare l’ebbrezza della Bretella Paolina percorsa in cammello, anche perché la motivazione ufficiale del suo arrivo è una corsa di cavalli che si svolgerà sul Monte Conero. 
Ma in città è caos: lo sceicco, da sempre avvezzo ad uno stile di vita umile, ha opzionato in blocco tutto l
’Hotel Gallery per far dormire le sue mogli e i suoi collaboratori più stretti (a occhio e croce duecento persone). Pare inoltre che abbia insistito nell’avere come giardino personale Villa Colloredo, almeno per
la colazione, in modo da poter fare anche un po’ di jogging e di esercizi muscolari. Sembra volesse comperare anche la vicina cattedrale del Duomo, utile per far stazionare le sue bestie, ma quando lo hanno avvertito dell’alto valore simbolico che quel posto ha per la religione cristiana, pare abbia commentato: “Cristiani?! Miei cammelli meritare posto migliore!”...

Ma non ci scordiamo che stiamo parlando di uno degli uomini più ricchi del mondo, uno che potrebbe assumere come autisti personali Alonso o Shumacher, e che quando gli si rompe la lavatrice non cambia il pezzo, ma rileva l’azienda di lavatrici! Dove passa Al Maktum l’erba cresce eccome, basta pensare che un territorio desertico come quello di Dubai, è diventato uno dei più ricchi e lussuosi del mondo grazie al denaro, che (come si dice dalle nostre parti) manda l’acqua d’in su…
Lo sceicco ha ben 17 figli, anche se sicuramente non avrà problemi a mantenerli, essendo il suo patrimonio personale stimato in 16 miliardi di dollari (30 volte quello della regina d’Inghilterra). Giunto in città si è dato alle battute, dichiarando: “Se in mio paese io dovere pagare IMU per tutti miei possedimenti, neanche mio patrimonio bastare”.
Poi quando i giornalisti lo hanno interrogato sulla politica italiana e su Monti ha glissato: “Monti? Molto belli, soprattutto Conero.”
In città ormai è il caos e le voci si susseguono selvagge: le bancarelle sono ormai arrivate, e qualche cittadino (visionario o ubriaco?) giura di aver visto Al Maktum ordinare una piadina dal camioncino vicino ai giardini pubblici. Chissà che gusto avrà preferito? Altri sostengono che ieri mattina, per soddisfare i capricci del suo figlio minore Mohamed, invece di comperargli un giocattolo lo abbia direttamente nominato amministratore delegato di Baby Toys, dopo averla rilevata staccando un assegno. Cose normali? No, cose arabe…

DF

Nessun commento: