Senza Peli Su la Testa: uno sceicco a San Vito
Uno sceicco a San Vito. Sembra il titolo di una di quelle sit-com
americane di successo, ma non è così. Nella settimana più importante a
livello cittadino, in cui strade e vie sono invase per le feste di
Sant’Antonio e San Vito, una strana aura orientale aleggia su di noi.
Infatti, dopo aver scambiato quattro chiacchiere a Milano con Berlusconi
per eventuali sponsorizzazioni a favore del Milan, lo sceicco Al Maktum
è sbarcato a Recanati.
Dubito che sia qui per visitare casa Leopardi o
per provare l’ebbrezza della Bretella Paolina percorsa in cammello,
anche perché la motivazione ufficiale del suo arrivo è una corsa di
cavalli che si svolgerà sul Monte Conero.
Ma in città è caos: lo
sceicco, da sempre avvezzo ad uno stile di vita umile, ha opzionato in
blocco tutto l’Hotel Gallery per far
dormire le sue mogli e i suoi collaboratori più stretti (a occhio e
croce duecento persone). Pare inoltre che abbia insistito nell’avere
come giardino personale Villa Colloredo, almeno per la colazione, in
modo da poter fare anche un po’ di jogging e di esercizi muscolari.
Sembra volesse comperare anche la vicina cattedrale del Duomo, utile per
far stazionare le sue bestie, ma quando lo hanno avvertito
dell’alto valore simbolico che quel posto ha per la religione cristiana,
pare abbia commentato: “Cristiani?! Miei cammelli meritare posto
migliore!”...
Ma non ci scordiamo che stiamo parlando di uno degli
uomini più ricchi del mondo, uno che potrebbe assumere come autisti
personali Alonso o Shumacher, e che quando gli si rompe la lavatrice non
cambia il pezzo, ma rileva l’azienda di lavatrici! Dove passa Al Maktum
l’erba cresce eccome, basta pensare che un territorio desertico come
quello di Dubai, è diventato uno dei più ricchi e lussuosi del mondo
grazie al denaro, che (come si dice dalle nostre parti) manda l’acqua
d’in su…
Lo sceicco ha ben 17 figli, anche se sicuramente non avrà
problemi a mantenerli, essendo il suo patrimonio personale stimato in 16
miliardi di dollari (30 volte quello della regina d’Inghilterra).
Giunto in città si è dato alle battute, dichiarando: “Se in mio paese io
dovere pagare IMU per tutti miei possedimenti, neanche mio patrimonio
bastare”. Poi quando i giornalisti lo hanno interrogato sulla politica
italiana e su Monti ha glissato: “Monti? Molto belli, soprattutto
Conero.”
In città ormai è il caos e le voci si susseguono selvagge:
le bancarelle sono ormai arrivate, e qualche cittadino (visionario o
ubriaco?) giura di aver visto Al Maktum ordinare una piadina dal
camioncino vicino ai giardini pubblici. Chissà che gusto avrà preferito?
Altri sostengono che ieri mattina, per soddisfare i capricci del suo
figlio minore Mohamed, invece di comperargli un giocattolo lo abbia
direttamente nominato amministratore delegato di Baby Toys, dopo averla
rilevata staccando un assegno. Cose normali? No, cose arabe…
DF
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