"L’ondata di caldo killer ha condizionato notevolmente la vita politica recanatese. Nuove alleanze, conversioni sulla via di Damasco, strani casi di ubiquità e altri fenomeni paranormali svelati in questo numero.
Dopo il grande risultato ottenuto alle provinciali nascono originali comitive allargate, pronte a condividere nuove avventure.
Si inizia con un pic-nic a Villa Colloredo, a cui partecipano dunque gli esponenti locali di PD, UdC e l’infaticabile consiglier Giaconi, neoalleati in Provincia. Quest’ultimo, intento a fotografare il panorama, si imbatte in un dramma di dimensioni inaudite: la rarissima “gramaccia recanatensis” (famosa per le proprietà curative miracolose) viene calpestata grettamente dall’assessore Biagiola, mentre si allena di corsa per la spola Recanati-Macerata!
Attenti osservatori arrampicati sulle paleolitiche mura del Parco (sembra siano più antiche di Stonehenge), gli scilipotiani fuoriusciti dalla Lega Nord, considerati ormai parte integrante della fauna locale, versano lacrime amare per la morte dell’ambiente e dopo aver allestito la camera ardente si ritirano nella naturalissima erba sintetica del campo di Via Battisti, loro habitat naturale dal tempo dei longobardi.
Per non rimaner con le mani in mano, i vendoliani recanatesi non rinunciano a meritate vacanze e, armati di taniche da 10 litri l’una, si dirigono in pellegrinaggio verso la casetta dell’acqua di San Francesco. Obiettivo: fare il bagno in una piscina olimpionica d’acqua frizzante pubblica!
Sorte malvagia, invece, per i nostrani reduci del PdL: rimasti nell’ombra fino ad oggi, vengono illuminati di riflesso dai pannelli fotovoltaici della collina Montironi, tanto da risvegliarsi dal letargo e combatterli strenuamente!
Recanati, uno spettacolo all’infinito…"
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