Senza peli... su la Testa: Siamo all’avanguardia, non c’è che dire.
Siamo all’avanguardia, non c’è che dire.
In questi giorni di caldo torrido, sballottati tra Annibale e Caronte
ci mancava solo questa. Succede che mentre uno sta facendosi la sua
corsetta della sera per le mura cittadine, accompagnato dallo splendido
panorama del ‘Belvedere’, si gira a destra e rischia l’infarto. A porta
Cerasa, infatti, è stata costruita una delle strutture più strategiche
su cui la città potrà contare in futuro: un ascensore. Ma cosa deve
collegare questo ascensore? Almeno a Loreto una struttura simile serve
per collegare il centro storico all’enorme parcheggio sottostante, ma a
porta Cerasa non ci sono maxiparcheggi, e soprattutto non ci sono
chilometri di salita da affrontare. E’ vero, c’è la stazione degli
autobus sottostante, ma sinceramente grossi "pellegrinaggi" verso Corso Persiani non ne ho mai visti. Ma tralasciamo questi particolari.
Starete pensando: “Vabè, un bell’ascensore ricoperto a mattoncini non
sarà mica la fine del mondo!”. Ed è qui che vi sbagliate: vorrei
proporre un premio, una targhetta, una medaglia o non so cosa per chi ha
scelto il colore di questa specie di “cassone”, ricoperto da pannelli di un non meglio precisato blu azzurrino verdognolo. Una
roba da non credere, inadeguata anche se l’ascensore fosse stato
installato al villaggio dei puffi… Non è difficile capire che quel colore, in quella zona, è un cazzotto
in faccia che stenderebbe anche il miglior Mike Tyson; ma ormai la
frittata è fatta, e non ci resta che sperare in qualche murales
artistico o in qualche manifesto elettorale che allevi un po’ la
sofferenza per l’occhio.
Purtroppo quella zona della città è
storicamente sfortunata da questo punto di vista: fino a qualche anno fa
poco lontano campeggiavano i celebri ‘cessi pubblici’. Come fate a non
ricordare quell’ "ecomostro" a forma di fungo, che, più dell’ascensore
appena costruito, è sempre stato inutile, non funzionante e pervaso di
un’imbarazzante bruttezza? In anni e anni di installazione non ho mai
visto nessuno usufruirne, se non qualche piccione di passaggio, che però
i bisogni li lasciava direttamente sul tetto. Smantellati i cessi,
costruito l’ascensore color ‘alga marina’: quale sarà la prossima
genialata?
DF
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