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venerdì 6 luglio 2012

Senza peli... su la Testa: Siamo all’avanguardia, non c’è che dire.


Siamo all’avanguardia, non c’è che dire.
In questi giorni di caldo torrido, sballottati tra Annibale e Caronte ci mancava solo questa. Succede che mentre uno sta facendosi la sua corsetta della sera per le mura cittadine, accompagnato dallo splendido panorama del ‘Belvedere’, si gira a destra e rischia l’infarto. A porta Cerasa, infatti, è stata costruita una delle strutture più strategiche su cui la città potrà contare in futuro: un ascensore. Ma cosa deve collegare questo ascensore? Almeno a Loreto una struttura simile serve per collegare il centro storico all’enorme parcheggio sottostante, ma a porta Cerasa non ci sono maxiparcheggi, e soprattutto non ci sono chilometri di salita da affrontare. E’ vero, c’è la stazione degli autobus sottostante, ma sinceramente grossi "pellegrinaggi" verso Corso Persiani non ne ho mai visti. Ma tralasciamo questi particolari.
Starete pensando: “Vabè, un bell’ascensore ricoperto a mattoncini non sarà mica la fine del mondo!”. Ed è qui che vi sbagliate: vorrei proporre un premio, una targhetta, una medaglia o non so cosa per chi ha scelto il colore di questa specie di “cassone”, ricoperto da pannelli di un non meglio precisato blu azzurrino verdognolo. Una roba da non credere, inadeguata anche se l’ascensore fosse stato installato al villaggio dei puffi… Non è difficile capire che quel colore, in quella zona, è un cazzotto in faccia che stenderebbe anche il miglior Mike Tyson; ma ormai la frittata è fatta, e non ci resta che sperare in qualche murales artistico o in qualche manifesto elettorale che allevi un po’ la sofferenza per l’occhio.
Purtroppo quella zona della città è storicamente sfortunata da questo punto di vista: fino a qualche anno fa poco lontano campeggiavano i celebri ‘cessi pubblici’. Come fate a non ricordare quell’ "ecomostro" a forma di fungo, che, più dell’ascensore appena costruito, è sempre stato inutile, non funzionante e pervaso di un’imbarazzante bruttezza? In anni e anni di installazione non ho mai visto nessuno usufruirne, se non qualche piccione di passaggio, che però i bisogni li lasciava direttamente sul tetto. Smantellati i cessi, costruito l’ascensore color ‘alga marina’: quale sarà la prossima genialata?

DF

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