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mercoledì 4 dicembre 2013

La passione delle donne...




L’Associazione Culturale Su la Testa è felice ed orgogliosa di aver ospitato al Salone del Popolo di Recanati, nella Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne (25 Novembre), la giornalista italo-siriana Asmae Dachan.
L’incontro, aperto all’intera cittadinanza, nonostante la serata freddissima, quasi nevosa, è stato un successo.
In molti sono intervenuti per dire BASTA al femminicidio partecipando al flash mob Zapatos Rojios (SCARPE ROSSE) liberamente ispirato alla più famosa installazione d’arte contemporanea dell’artista messicana Elina Chauvet.
A seguire la proiezione molto significativa di foto e video del recente viaggio in Siria di Asmae Dachan.

Da qui il dibattito molto informale, familiare e ricco d’amore proprio tra la giornalista e il pubblico. Si è parlato dell’importanza di accendere luci sulla Siria che è invece passata nel dimenticatoio dell’informazione nazionale e internazionale.
Asmae Dachan ha raccontato di come la guerra disumanizza le persone, di come una terra ricca da sempre di storia e cultura è al collasso, soprattutto al collasso della speranza: una terra che non crede quasi più minimamente nella politica internazionale né tanto meno alle risoluzioni che quest’ultima attuerà.
La popolazione siriana chiede a gran voce la No Fly Zone e l’apertura di corridoi umanitari perché ci sono moltissimi sfollati in casa propria che non sono assistiti sotto nessun punto di vista.
La giornalista, molto commossa, ha riportato alcune dirette testimonianze di donne che rischiano la vita ogni giorno anche solo quando escono di casa per andare a comprare il pane, di donne che si prendono carico di bambini rimasti orfani che sono figli di parenti o vicini, di donne che si organizzano autonomamente per trasmettere cultura e istruzione ai bambini dal momento che le scuole sono distrutte.
Ma soprattutto Asmae Dachan ha raccontato dell’orrore delle violenze sessuali che le donne sono costrette a subire dai militari, infatti questi ultimi trattano le donne come merce di scambio e di ricatto e colpiscono loro per colpire indirettamente l’onore dell’intera comunità o per punire uomini-militari che hanno disertato.
Ancora più atroce è stato sentire di come ragazzi giovani vengano addestrati per diventare cecchini e sparare sulla folla inerme e in particolar modo per sparare alle pance delle donne incinte così da eliminare in un colpo solo due persone. Questa è senza dubbio la violenza più grande che una donna, ma non solo, l’intero genere umano possa subire.
La serata si è conclusa con l’appello di dare vita a catene di solidarietà al fine di raccogliere per Natale coperte ed indumenti invernali da poter portare alla popolazione civile siriana.
L’incontro si è anche tinto di prosa e poesia, infatti ci sono state tre letture, due brani tratti dal libro “Dal quaderno blu” e una poesia, “Muta la mia Siria”, della stessa Asmae Dachan.
L’Associzione Culturale Su la Testa parte da questo incontro per portare avanti il tema del femminicidio anche in futuro; tra Febbraio e Marzo 2014 è previsto, infatti, un ciclo di tre conferenze sulla condizione femminile con la collaborazione dell’Associazione anconetana "QUELLO CHE LE DONNE NON DICONO".


Per l'Associazione Culturale e Ricreativa Su la Testa, Elisa Cingolani

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