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sabato 25 aprile 2009

L'Amministrazione decide di abbattere la Scuola B. Gigli.. dopo averci buttato circa 750.000 euro (nostri)!

Facciamo una breve cronistoria, attingendo da qualche vecchio giornalino “Recanati” (ottobre 2002), per riflettere sulle scelte che vengono effettuate nell’amministrare una città e nel gestire il denaro della collettività. Primavera 1999: la Scuola Beniamino Gigli viene chiusa per inagibilità;
-1999: il Comune investe “502 milioni 376 mila lire per la Scuola elementare
Beniamino Gigli” in lavori di consolidamento delle fondazioni e sistemazione e messa a norma dei locali cucina e refettorio;
-2000: ai lavori sopracitati il Comune aggiunge: “lavori
di adeguamento statico della Scuola Beniamino Gigli, di adeguamento alle normative vigenti, di manutenzione straordinaria e di messa a norma prevenzioni incendi” per una spesa totale nei due anni “superiore al miliardo”;
-2002: “Per quanto riguarda la scuola elementare B. Gigli va
ricordato che per i lavori di adeguamento alle norme in materia di agibilità, igiene, sicurezza e abbattimento delle barriere architettoniche, come previsto nel progetto esecutivo di fine settembre 2001, sono stati impegnati 244.622 euro. Questo ulteriore intervento nella B. Gigli va ad integrare quello straordinario condotto due anni fa e che aveva richiesto una spesa superiore al miliardo. La scuola oggi, anche per quanto riguarda l’utilizzo dei locali per attività varie quali la palestra, la mensa scolastica ed altro, è stata completamente messa a norma”;
-2009: “… da una prima analisi, l’edificio che ospita l’elementare “Beniamino Gigli” ha evidenziato carenze strutturali che hanno comportato l’immediata chiusura della scuola. L’Amministrazione comunale, a fronte di ulteriori indagini (…) ha deciso in data odierna (…) di chiudere definitivamente la scuola. Sono emersi infatti problemi sia di natura progettuale sia relativi al posizionamento dell’edificio, che sorge in un terreno che non garantisce la stabilità necessaria (!!). Anche ipotizzando massicci interventi sulla struttura, questi non darebbero comunque le garanzie necessarie ad ospitare un istituto scolastico a norma con le nuove disposizioni in materia di costruzioni antisismiche. La giunta comunale ha deciso, quindi, che la decisione più saggia da prendere fosse quella di far abbattere la scuola e di mettere in vendita la volumetria.” (nota del Comune).

Ora ci chiediamo: se questa era la “decisione più saggia”… non poteva essere presa 10 anni fa, invece di investire un miliardo e mezzo di lire (nostre) in un edificio che tanto (per come viene detto) era destinato da sempre ad essere abbattuto per “problemi sia di natura progettuale sia relativi al posizionamento dell’edificio”? E se vi erano tali problemi, siamo sicuri che i piccoli alunni fino a pochi giorni fa fossero in sicurezza in quell’edificio?
Infine lanciamo una proposta: se realmente si andrà ad abbattere lo stabile esistente, perché non costruire la nuova scuola nella volumetria prevista a commerciale nel progetto “Centro Città” (sempre che questo venga avviato) e non cedere in cambio l’area e la volumetria dell’attuale scuola alla stessa ditta con destinazione a ulteriori parcheggi + residenziale? Sarebbe anche l’occasione per ridisegnare gli svincoli viari della zona Campo Sportivo–Mattatoio.

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