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giovedì 29 dicembre 2011

"Antagonista di professione" - Editoriale ultimo numero di "SulaTestaNews"


Disegno di Luca Massaccesi, da un'idea di Luca Principi

Se per avventura ci si imbatte in un dibattito politico televisivo, è facile rilevare l’inflazionato utilizzo dei vocaboli “serietà” e “onestà intellettuale”.
Se questi principi fossero realmente a monte dell'agire politico, si eviterebbero decisioni prese con lo stomaco nonché critiche inconcludenti.
Anche nella città leopardiana si vive da troppo tempo in un clima di eterna campagna elettorale, dimenticando che fare politica è svolgere un servizio e non una professione.
Il ruolo più ambito sembra essere quello dell’attore antagonista che può sparare su tutto e tutti, alzando effimeri polveroni sopra scelte valide, senza il benché minimo sforzo per una controproposta costruttiva.
Molto più complicata è la parte di chi si sporca le mani, esponendosi a critiche per poter realmente fare qualcosa per i propri concittadini: a demolire son buoni tutti, per costruire è tutta un’altra storia.
Occorrerebbe ricordare più spesso la responsabilità morale e politica che una preferenza elettorale ti attribuisce: le elezioni non sono un esame abilitativo della professione di politico ma una delega al perseguimento del bene comune.

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