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mercoledì 19 settembre 2012

Cantiamogliene 4!


L’uomo sbagliato nel posto sbagliato


Finalmente torniamo dalla lunga sosta estiva a parlar di politica e attualità…cantando!
Riprende la nostra rubrica e riprende da un pezzo grosso del mondo della musica: Robert Zimmerman da Hibbing, Minnessota. Chi è? Ah, forse lo conoscete semplicemente come Bob Dylan.
Lanciatosi come cantante folk, Bob diviene l’icona di una generazione, quella degli anni ’60, anzi c’è chi addirittura lo rappresenta come la “coscienza” di quella generazione.
Tratta di temi filosofici con richiami letterari, ma anche di politica e società, divenendo un paladino della controcultura di quegli anni.
Il 20 luglio del 1965 esce con il singolo “Like a Rolling Stone”, prima sua canzone più rock che folk, e cinque giorni più tardi Dylan si presenta alla platea del Newport Folk Festival, dove era già stato nelle due edizioni precedenti.
Sale sul palco accompagnato da una band munita di chitarre elettriche: è un affronto per i fan “fondamentalisti” del folk, abituati ad accoglierlo in solitaria con la sua chitarra acustica e l’armonica a bocca, e parte la contestazione a suon di fischi ed insulti.
Episodio bizzarro forse, ma che mette in luce come una palese mancanza di coerenza possa non essere assorbita tanto facilmente dalle folle…o almeno da quelle che andavano a vedere i concerti negli anni ’60!
Questo non accade ad esempio a Recanati, non accade ai poco attenti avventori delle recenti cerimonie di inaugurazione in terra leopardiana.
Prendiamo ad esempio l’ultima di queste, sabato scorso a Fonti San Lorenzo.
Bella l’iniziativa, l’inaugurazione del Centro di Aggregazione Giovanile, con tanto di nuova Ludoteca e locali ristrutturati, al centro di un quartiere tra i più popolosi e, al tempo stesso, tra i più trascurati dalle ultime Amministrazioni.
Al taglio del nastro si presenta il Sindaco, come ovvio che fosse, e chi? Tale Luca Marconi.
Come Assessore Regionale (dato che la Regione ha contribuito in parte alla realizzazione del progetto) la sua presenza poteva anche essere giustificata, ma non sarebbe stato più opportuno mandare qualcun altro (o anche nessuno volendo)?
Se scorrete indietro l’album di fotografie dei vari tagli di nastri, vedrete che quella di ieri è solo l’ultima di una lunga serie in cui viene ritratto in prima fila!
Ma come, non è stato il vicesindaco di quel Corvatta che “non ha fatto niente” per il centro Fonti San Lorenzo fino al 2009? Non era il candidato del centro-destra al ballottaggio del 1999 in cui gli elettori recanatesi di sinistra preferirono votare lo stesso Corvatta turandosi il naso?
Non era un esponente tra i più influenti dell’UDC alleata di Bartomeoli alle ultime elezioni comunali del 2009?
Va bene, ora da buon democristiano di lungo corso (fu assessore e sindaco pure con la DC se qualcuno l’avesse dimenticato) è salito sul carro dei nuovi vincitori e si è aperto una strada perfino all’interno di maggioranze che non gli appartenevano, ma i cari concittadini accorsi all’evento (platea a stragrande maggioranza di sinistra), di fronte a cotanta incoerenza, non l’hanno bombardato di fischi?
No, applausi. È vero che qualcuno ha innalzato un cartellone, ma per contestare il sacerdote che si accingeva silente a benedire i nuovi locali.
Nulla è stato contestato al microfonato politico "demo-cristiano" che ormai pare più onnipresente del nazzareno!
Eh caro Bob, che ci vuoi fare… quelli erano gli anni ’60!


LP

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