Giunta oramai alla terza edizione, Botteghe Aperte è uno di quegli
appuntamenti a cui non è possibile mancare. Quest’anno avrà luogo
domenica 10 giugno con un programma ricco d’iniziative da mattina a
sera.
Cresciuta
negli anni sia qualitativamente che quantitativamente, la Festa
dell’Artigiano, con il patrocinio del Comune di Recanati, torna nella
zona “Ex Eko” di Recanati per dedicare un’intera giornata alla scoperta
di antichi mestieri.
Anche quest’anno gli artigiani della zona apriranno le loro botteghe alla curiosità dei visitatori.
Numerosi espositori, provenienti da varie regioni d’Italia, arricchiranno l’intera manifestazione della loro arte e maestria.
Conferenze
su temi di estrema attualità, un’esibizione di danza della scuola “Il
Balletto” di Paolo Stoppa, tanta musica di qualità con la scuola “Ars
Live”, una mostra fotografica di Antonio Baleani, un angolo dedicato
alle chitarre Eko nonché, una esposizione di auto d’epoca,
contribuiranno a rendere l’evento davvero unico.
Da
non perdere: la seduta di assaggio olio certificata, tenuta da Aprol
Marche ed il mini corso gratuito sulla conoscenza dell'olio
extravergine, tenuta dal Dott. Agr. Demetrio Ruffini.
Non
mancheranno spazi per i più piccoli: gonfiabili, mascotte animate,
giochi artigianali, “truccabimbi” e tanti intrattenimenti.
Per
quanti non vorranno perdere la nostra nazionale di calcio, alle 18.00
sarà visibile la partita degli europei in diversi punti all’interno
della festa.
Novità di quest’anno: carrozza con cavalli ed una nuova disposizione degli spazi per contenere al meglio le tanti attrazioni.
Saranno inoltre presenti angoli gastronomici con menù tipici e tanto artigianato locale.
Il gruppo “I nuovi cadetti” intratterranno i presenti con la loro musica anni ’70.
Gran
finale con il concerto degli “Spaghetti a Detroit”, originalissima band
che mescola lo swing con ritmi sudamericani, arricchendo il tutto con
hits più o meno attuali, rivisitate in chiave acustica.
Per
quanti volessero esporre i propri prodotti artigianali all’interno
della festa, siamo raggiungibili su facebook come “Su la Testa
Recanati” o per e-mail a sulatestarecanati@alice.it o al num. 392-2962431.
La politica ad una
svolta, ma sarà abbastanza rock?
Ci sono dei momenti
in cui gli eventi imprimono un’accelerazione alla storia. Come quella sera del
6 luglio del lontano 1954.
La WHBQ, stazione
radio di Memphis, sta per passare un nastro. Si tratta di una registrazione
alquanto bizzarra per l’epoca: un ragazzotto bianco che si cimenta in un pezzo
di “musica nera”, di rhythm & blues, dal titolo “That’s All Right Mama”.
Era già un po’ di
tempo a dir la verità che nuove sonorità si stavano diffondendo nel sud degli
Stati Uniti, soprattutto tra i ragazzi di colore, discendenti di schiavi
liberati migrati verso il sud, influenzati anche dalla vicinanza con i coetanei
bianchi.
Le diverse etnie si
contagiavano tra loro, così le tradizioni nere del gospel e del jazz si
fondevano con il country ed il folk ed iniziavano ad utilizzare le nuove
chitarre elettriche, gli amplificatori, i microfoni.
Mancava poco e la
diga, già piuttosto crepata, non avrebbe più retto la piena e il rock’n’roll
avrebbe inondato il mondo intero.
Il produttore Sam
Phillips annunciava profetico: “Se trovassi un ragazzo bianco con la sonorità e
la sensibilità di un nero, guadagnerei un miliardo di dollari”.
Beh, quel nuovo
cantante passato alla radio la sera del 6 luglio 1954 era Elvis Presley e la
profezia si rivelò azzeccatissima!
Secondo
l’autorevole rivista Rolling Stone quella registrazione segnò la nascita del
rock’n’roll.
Ora noi non
sappiamo definire con certezza la data in cui un cambiamento epocale può dirsi
compiuto, certamente, però, nel corso della storia ci sono degli eventi che
sono capaci di imprimere una svolta, un’accelerazione ad un processo già in
atto.
Ecco perché dire
che la "Seconda Repubblica" in Italia è finita può essere inesatto,
ma dire che sta finendo è senz’altro veritiero!
L’ultima tornata
elettorale, le amministrative del 2012, è là a dimostrarcelo.
Cos’è successo?
Innanzi tutto quasi
la metà degli aventi diritto non ha votato, segno evidente che in molti hanno
perso completamente fiducia verso la nostra attuale classe dirigente.
Poi c’è il
risultato straordinario del Movimento 5 Stelle, espressione di una forte volontà
di cambiamento, cosa che ha riguardato in una certa parte anche le Marche, così
come un rinnovato vigore delle liste civiche locali.
Ed infine la
vittoria “mutilata” del centro-sinistra.
Vediamo i risultati
dei ballottaggi marchigiani.
Il centro-sinistra
allargato all’UDC, il cosiddetto "laboratorio Marche", funziona e
vince solo a Fabriano, patria del governatore Spacca.
A Civitanova Marche
l’UDC va da sola e non prende neanche 500 voti (il 2,5%), mentre il
centro-sinistra vince al ballottaggio, ma con un candidato espresso da una
"lista socialista".
Come vince pure a
Porto San Giorgio, anche qui senza i centristi.
A Sant’Elpidio a
Mare il centro-sinistra è con l’UDC e perde contro IdV e liste civiche. Stessa
sorte nella roccaforte di Jesi (in questo caso senza UDC) dove il candidato
sindaco, già assessore regionale del PD, perde contro tre liste civiche.
A Tolentino il
centro-sinistra (con il candidato sindaco consigliere regionale del PD) perde
clamorosamente contro il PDL, facendo registrare l’unico ribaltone a favore del
centro-destra!
Come mai questi
risultati contrastanti?
È chiaro come
incida molto la scelta dei candidati. Laddove la gente intravede una
discontinuità col passato, il centro-sinistra è premiato, quando invece la
gente percepisce una continuità, una affinità con la classe politica dominante,
i risultati sono completamente diversi.
Le primarie spesso
aiutano, purché non siano pilotate dalle segreterie di partito!
Il centro-destra
esce con le ossa rotte e non poteva essere altrimenti. A Recanati si era già
avuto un assaggio nel 2009, in perfetta controtendenza col resto d’Italia.
Eravamo stati un po’ dei premonitori, oggi l’obiettivo si sposta sul non
rimanere indietro.
Troppo spesso
vediamo i politici nostrani fare calcoli sulla base di percentuali o pacchetti
di voto, come se il risultato di un’elezione non fosse altro che un’equazione
matematica.
Ad oggi certe
manovre, certe alleanze, sono il frutto della sopravvalutazione di alcuni
partiti e la sottovalutazione di altri, in particolare delle liste civiche, che
invece sembrano trarre nuova linfa dagli ultimi risultati. Di questo passo non
è detto che l’elettorato resti sempre fedele ai soliti simboli, e affiancare al
proprio quello dei partiti che hanno fatto la storia dell’ultimo ventennio
rischia di compromettere fortemente il risultato finale.
La diga della
seconda repubblica vacilla, a questo punto basta che emerga un nuovo fenomeno
Elvis ed eccoci immediatamente proiettati nel futuro!
Nei mesi scorsi si è molto parlato e polemizzato sull’opportunità o
meno di vendere il 51% della farmacia comunale de Le Grazie:
un’operazione chiusa a febbraio che ha portato nelle casse comunali
817.000€. Alcuni politici recanatesi hanno parlato di “svendita” del
patrimonio comunale: la svendita della farmacia era così evidente che
alla prima asta (906.000€) non s’è presentato nessun acquirente, e alla
seconda c’è stata una sola offerta, del co-proprietario privato che già
possedeva il restante 49%. Altri politici denunciavano che era
impossibile che la farmacia rendesse (al 51%) appena 15-20.000 €
all’anno al Comune, che c’erano delle palesi incompetenze nella gestione
della stessa, ecc.
Però
leggiamo che a Civitanova Marche cinque farmacie comunali hanno reso
solo 109.000€ totali al Comune nel 2011, e questo è stato presentato
come un ottimo risultato, di svolta, con tanto di conferenza stampa
ufficiale indetta dai responsabili comunali per presentare tale
risultato.
Veniamo
inoltre a sapere da fonti dirette che anche il Comune di Montecassiano
sta cercando di vendere la propria farmacia comunale, ma si trova in
difficoltà essendo ora scattata la liberalizzazione in base alle nuove
norme nazionali. Già in base a questi dati si può ritenere che a
Recanati si sia condotta una buona operazione, che ha permesso di
incassare subito una cifra che si sarebbe guadagnata nell’arco di 40
anni, o al limite 30, se anche si fossero concretizzate quelle strategie
miracolose e redditizie di cui si dicevano esperti alcuni politici
recanatesi ma che evidentemente sono ignare anche ai nostri comuni
limitrofi.
Ma
va sottolineato che il Comune di Recanati è riuscito a piazzare la
propria farmacia poco prima che il nuovo decreto nazionale sulle
liberalizzazioni consentisse di portare le farmacie presenti a Recanati
da 5 a 7 (una ogni 3.000 abitanti). Per assurdo oggi il Comune di
Recanati potrebbe reinvestire parte dei soldi incassati dalla vendita
del 51% della farmacia de Le Grazie per riaprirne una tutta sua al 100%,
e gli avanzerebbero pure.
Ma
restando coi piedi per terra, noi di Su la Testa abbiamo da subito
sollecitato, anche pubblicamente dalle pagine del nostro blog, che
almeno queste 2 nuove farmacie a Recanati vengano aperte una nel
quartiere Mercato/San Francesco e l’altra nel quartiere Fonti San
Lorenzo/zona est di Recanati, zone da sempre scoperte. Ed è con grande
soddisfazione che abbiamo accolto la delibera di Giunta che ha
concretizzato questa nostra istanza e ha stabilito così che questi due
popolosi quartieri della città saranno dotati di questo importante nuovo
servizio.
Questa non è una rubrica utile per problemi di calvizie, tantomeno si
vuole sponsorizzare stravaganti capigliature naziskin nè dolorose
depilazioni craniche. In questo spazio cercheremo di raccontare la
Recanati di tutti i giorni, quella che viene vissuta da più di ventimila
persone quotidianamente, senza prenderci troppo sul serio e cercando di rivisitare in chiave ironica i principali avvenimenti del natio borgo selvaggio.
E cominciamo con una notizia storica che è apparsa in questi giorni
sui principali organi di informazione locali: finalmente siamo collegati
a Roma! Ben tre autobus partiranno ogni giorno da Porta Cerasa diretti
alla stazione Tiburtina e viceversa. Immaginate un tedesco o un
americano che legge una notizia del genere, sicuramente maledirà il suo
edicolante per avergli venduto un giornale del 1947, tanto suona
anacronistica una notizia del genere; visti i perfetti e puntuali
collegamenti che ci sono (soprattutto per le grandi città) in altri
paesi occidentali. Ora aspettiamo fiduciosi una stazione ferroviaria in
zona Le Grazie, un aeroporto a Chiarino e soprattutto la fine dei
secolari lavori sulla A14 adriatica, ormai un’utopia.
Ma ci pensate? Da domani tutti potremo fare un salto a Trastevere
per l’aperitivo, o andare ai mercati generali romani il martedì mattina,
molto più forniti di quello di Villa Teresa. Certo che se magari un
paio di corse per Macerata ed Ancona le avessero lasciate anche ad orari
decenti non avrebbe fatto schifo, ma come detto, con l’imminente
costruzione dell’aeroporto in zona Chiarino, raggiungere Falconara sarà
uno scherzo.
Cambiamo repentinamente argomento ed occupiamoci di un grave problema
che sta attanagliando il comando comunale dei Vigili Urbani, alle prese
con strane fotografie… Pare infatti che i tanto famigerati speed-check,
che enormi polemiche hanno creato negli ultimi anni, abbiano
“partorito” delle immagini strane ed indecifrabili. Qualche spericolato
sulle due ruote infatti, dieci giorni fa, ha infranto tutti i limiti
possibili immaginabili, meritandosi una lauta multa e una conseguente
decurtazione dei punti della patente. Cosa c’è di strano? Che dalle foto
si notano chiaramente alcune famose scritte sulla schiena dei
“velocisti” ed alcuni numeri a tre cifre che non assomigliano
assolutamente ad una targa. Pare che, tra gli altri, siano coinvolti i
vari Cavendish, Basso e Scarponi, rei di essersi allenati “troppo
velocemente” prima della partenza della tappa del Giro d’Italia.
Verranno chiamati anche loro a rimpinguare le piangenti casse comunali?
Fiaccolata semplice, sentita, dignitosa. Si respirava un bel clima civico e civile raramente sentito prima. Veramente nessun simbolo, nessun protagonismo, nessun distinguo politico o culturale o sociale. Ma solo un forte messaggio morale da parte di ogni cittadino, di ognuno di noi, per una volta tutti insieme. Bello davvero.
“The dark side of the moon” è l’album più famoso, con
“The Wall”, dei Pink Floyd. Oltre 45 milioni di copie vendute nel mondo, canzoni
come “Time” e “Money” passate letteralmente alla storia e un disegno di
copertina che è rimasto scolpito nell’immaginario collettivo.
E poi i temi,
certamente non banali, che attraversano l’intera parabola della vita dell’uomo.
La faccia oscura
della luna per i Pink Floyd è la follia, capace di ottenebrare improvvisamente
il lume della ragione, proprio come era accaduto al loro leader storico Syd
Barrett.
Cofondatore del
gruppo con Waters, Mason e Wright, Barrett aveva anche ideato il nome e firmato
i primi successi della band. Forse fu l’eccessivo uso di droghe a portarlo alla
pazzia, fatto sta che gli altri furono costretti a sostituirlo con David
Gilmour.
Se “Brain Damage”,
penultima traccia, parla appunto della malattia mentale, la prima parte dell’album
si concentra sul come si possa arrivare a tanto: la futilità della vita mondana
contrapposta alla ricerca della fama e del successo, lo scorrere inesorabile
del tempo e la frenetica vita moderna, la ricchezza, il denaro e la metafora
della morte di “The Great Gig In The Sky”.
Ma perché citare
oggi la follia e la Luna?
Perché sono le due
facce dello stesso weekend.
Venerdì scorso eravamo
felici per l’appena inaugurato Parco della Luna illuminato a Villa
Colloredo, sabato mattina ci siamo svegliati col botto di Brindisi, ad opera, a
quanto pare, di un folle. Per non parlare del letto tremante di domenica!
Il vile attentato
di Brindisi e il forte terremoto emiliano, è proprio il caso di dirlo, ci hanno
mandato la luna di traverso e fatto passare in secondo piano un avvenimento
quasi storico per il nostro paese.
Ci ricordiamo come
avevano ridotto Villa Colloredo? Dieci anni di giunta Corvatta avevano portato
ad uno stato di abbandono tale che si era dovuto ricorrere persino alla
chiusura dei cancelli! Un parco pubblico, cioè nostro, lasciato marcire al
sole!
Oggi, dopo la già
importante riapertura al pubblico nell’orario diurno, possiamo addirittura
passeggiare per i sentieri fino a tarda ora, grazie ad un impianto d’illuminazione
di livello finanziato da sponsor privati!
Vogliamo parlare di
quelli che urlavano al disastro ambientale? Chissà dove si staranno nascondendo
adesso, chissà quale altro mulino a vento avranno intenzione di attaccare…?
E pensare che
alcuni di loro facevano parte della stessa Maggioranza che aveva portato a quel
degrado!
Magari sono nella
boscaglia, mentre noi passeggiamo allegramente e ci godiamo di nuovo un parco
fruibile ai cittadini, cioè ai suoi stessi proprietari, aspettando di vederlo
utilizzato a pieno.
Ad esempio si
potrebbero organizzare eventi estivi al suo interno, trovare un modo per utilizzare
al meglio l’ex casetta delle scimmie (un bar?), magari aumentare il numero di
specie animali presenti (per ora poche al di là delle tartarughe).
Ci vengono in mente
i grandi parchi inglesi, Hyde Park per esempio. Ci hanno suonato e ci
continuano a suonare in tanti, gli stessi Pink Floyd ci si sono esibiti più
volte (al Live 8 del 2005 l’ultima con la formazione al completo). Ci vivono un
sacco di animali, dagli uccelli acquatici agli scoiattoli.
Quel che è sicuro è
che da oggi in poi anche Recanati può ambire ad avere il suo piccolo grande parco!
Ancora un enorme successo per la quarta Notte Rosa recanatese, quest'anno legata alla partenza della tappa del Giro d'Italia da Recanati. L'iniziativa ideata dal gruppo di lavoro di Su la Testa nel 2009 e promossa ogni anno dall'Assessore al Commercio e Politiche Giovanili Michele Moretti (Su la Testa) in collaborazione quest'anno con il delegato allo sport Mirco Scorcelli ha portato in tutto il centro storico migliaia e migliaia di persone per una bella occasione di socializzazione, divertimento e di giro economico per i commercianti del centro che hanno aderito con le proprie iniziative e addobbando a tema le proprie vetrine e le vie. Nota del Comune E'
andato alla vetrina dello spazio espositivo del mobilificio falegnameria
Electa di Antonio Marconi e Mario Carletti il premio per la "miglior
vetrina rosa", organizzato dall'amministrazione comunale in occasione
dell'arrivo in città del Giro d'Italia. Il piccolo capolavoro di ingegno
e fantasia realizzato nella vetrina situata in piazza Giacomo Leopardi è
risultato il migliore, anche se durissimo è stato il lavoro della
giuria composta da Anna Sagni, Caterina Gili e Patrizia del Pelo Pardi
che accompagnate dall'Ass. Moretti hanno valutato le moltissime opere.
Massiccia
è stata infatti la partecipazione dei commercianti del centro storico, i
quali hanno aderito con entusiasmo all'iniziativa allestendo veri ed
autentici capolavori come ha tenuto a sottolineare il sindaco Francesco
Fiordomo in occasione della premiazione. Seconda classificata la vetrina
elaborata dal negozio di piante e fiori Elodia di Patrizia Canalini,
sito in corso Persiani. Terza quella realizzata dal panificio alimentari
Mengarelli, il cui esercizio commerciale si trova in via Falleroni.
Ma
come detto tutti i commercianti hanno provveduto ad abbellire l'intero
centro storico con le loro opere, le quali hanno fatto bella mostra a
partire dalla Notte Rosa che ha richiamato in città migliaia di persone,
tanto che risultava problematico spostarsi da un capo all'altro del
colle. Tantissimi i recanatesi, ma anche coloro giunti dai paesi
limitrofi per vivere la grande festa che ha anticipato di qualche ora la
partenza della settima tappa del Giro d'Italia, la Recanati - Rocca di
Cambio di 205 chilometri.
Tra
la folla anche il commissario tecnico della nazionale di ciclismo Paolo
Bettini, che si è intrattenuto con gli sportivi e godendosi i concerti
sino a tarda notte. "E' stata una notte rosa da record - tiene a
puntualizzare il delegato allo sport Mirco Scorcelli che ha seguito
passo dopo passo tutta l'organizzazione della tappa - basta pensare che
alla fine bar e ristoranti non avevano più niente da vendere. A loro va
il nostro piu' grande ringraziamento perchè hanno contribuito a rendere
ancora piu' bella la festa, presentando menu' a tema, animazione e
musica. Da Montemorello al Duomo è stata una sinfonia di ritmi e colori,
sino a tarda notte. Un ringraziamento va anche ai tanti volontari che
hanno consentito di vivere una festa in sicurezza, da quelli della
Protezione Civile Comunale a quelli dell'associazione dei Carabinieri,
sino a quelli della Croce Gialla, che alle prime luci dell'alba erano
nuovamente pronti per dare il loro contributo per la partenza della
tappa".
Ad
avere ampia visibilità non sono state solo le attività commerciali del
centro, ma anche quelle periferiche legate alla eno - gastronomia. Le
piu' importanti realtà del settore hanno infatti mostrato la loro
eccellenza sotto il loggiato del palazzo municipale, a fianco delle
grandi aziende del territorio come la iGuzzini, la Clementoni e la Eko
giusto per citarne alcune. Nello scrigno che abbraccia piazza Giacomo
Leopardi hanno trovato spazio il panificio Fior di Grano con le sue
delizie da forno, la salumeria di Beniamino Papa con la norcineria
nostrana, l'azienda agricola I Tre Filari con l'olio e vino di qualità
con la partecipazione del somelier Cesare Lapadula e degli studenti
dell'Istituto Alberghiero di Loreto. Da non dimenticare neanche la
presenza di Stefania Scarabotti dell'Azienda Stachys che per l'occasione
ha presentato una zuppa di ceci e lenticchie interamente made in
Recanati. Un ringraziamento alla Sig.ra Lidia Sagni dell'Osteria
Leopardi che ha curato l'organizzazione del mercatino a Palazzo Venieri.
Il Giro d’Italia ci
ha lasciato in una giornata caldissima, un vero e proprio anticipo d’estate,
che se da una parte ci ha fatto riassaporare l’aria di vacanza e di mare,
dall’altra ci ha ricordato l’esistenza di un’infinita serie di insetti più o
meno fastidiosi che i più avranno certamente notato.
Prendiamo spunto da
questi animaletti per addentrarci nella nostra giungla politico-musicale.
I Cure di Robert
Smith sono certamente fra i gruppi musicali che più spesso hanno fatto
riferimento al micro-mondo degli esseri a sei zampe. Prendiamo “The Caterpillar” per esempio.
Si dà del bruco ad
una ragazza, carino vero? Beh, potrebbe anche essere un complimento dato che poi,
come si sa, dal bruco prende forma la farfalla.
Oppure consideriamo
“Lullaby”, lugubre ninna nanna che nel video viene cantata da un Robert Smith
immobile nel letto, incapace di reagire dinnanzi all’uomo-ragno che avanza e lo
inghiotte.
Inghiottire, una
fissazione per l’artista britannico. Nella copertina dell’album “Kiss Me Kiss
Me Kiss Me” volle un primo piano di due labbra cariche di rossetto (come le sue
sul palco scenico), ma spiegò che ciò non andava inteso semplicemente come la
volontà di baciare i suoi fan, piuttosto come il desiderio di ingoiare la gente
e farla annegare dentro di sé!
In giro per
l’Italia la primavera ha fatto affiorare anche un nuovo “animale” della
politica, vissuto fino a poco tempo fa nel sottobosco di alcune elezioni amministrative
locali ed ora rinfrancato e saltellante per aver letteralmente inghiottito
alcuni vecchi carrozzoni di politicanti giunti finalmente (speriamo) alla
frutta!
Stiamo parlando di
Grillo e del suo Movimento 5 Stelle. Senza andare troppo lontano: 17,8 % di
voti a Jesi (il PdL si è fermato al 6,4 %, la Lega è scomparsa), 12 % a
Civitanova Marche (PdL a 15, PD a 18, UDC a 2,5), 13,3 % a Tolentino!
Non ci si può
nascondere: il Movimento 5 Stelle è una realtà. Che va di pari passo con il
reale malcontento della gente verso la politica (a Civitanova l'astensionismo
ha sfiorato il 40%) e soprattutto verso i partiti. Mentre le liste civiche, a
conferma di ciò, hanno ottenuto sia nella nostra Provincia che nel resto
d'Italia risultati più che confortanti, spesso in crescita. E' ora che i
politici, quelli delle segreterie, ne tengano conto e si interroghino anche sui
motivi di questi fenomeni.
Noi di Su la Testa
riteniamo che molti valori che contraddistinguono il Movimento 5 Stelle siano
condivisibili, ma devono tramutarsi in proposte concrete e concretizzabili, in
critiche costruttive.
Come siamo consci dell'avversità dei grillini nei confronti di qualsiasi
accordo elettorale, mentre noi nel 2009 abbiamo intrapreso una via diversa, per
fare in modo di raggiungere gli obiettivi per i recanatesi che ci eravamo posti
nel nostro programma. E dando una letta al nostro blog ci si può fare un’idea
di quanti progetti siamo riusciti effettivamente a concretizzare.
La vera sfida per i
grillini insomma è quella di portare a termine almeno qualcuno dei loro
propositi ed uscire dal tunnel del “far chiasso in stile padano (o ex padano)”.
Per il resto non ci
dispiace che i grossi partiti della seconda repubblica (PdL, Lega, ecc.),
stiano facendo la fine di Robert Smith nel video di “Lullaby": immobili
sul letto di morte si fanno inghiottire dal ragno…pardon, dal Grillo!