Oggi vi riproponiamo "La parola a..." comparso sul numero di Febbraio 2010, in cui Leonardo Marotta ci parla di "Un piano strategico per Recanati".
Buona lettura!
Perché i turisti visitano 150 metri lineari della città che ha un centro storico lungo più di 2 km? Perché attorno alle mura di Recanati ci sono più di dieci tipi di ringhiera?
La progettazione del centro e di spazi pubblici di quartiere, attraverso concorsi di progettazione, può portare una ventata di nuove idee a costo bassissimo: ci interessa?
Si possono risparmiare almeno 100.000 euro l’ anno attraverso una gestione energetica degli edifi ci e dell’illuminazione pubblica: lo vogliamo fare?
Nella politica, la programmazione e la pianificazione urbana e territoriale, le strategie con una prospettiva di lunga durata, non possono non coinvolgere tutti i cittadini e le imprese, sia in fase di scelta che in fase di azione. La Piani cazione Strategica è un modo nuovo di concepire la gestione della città, del territorio e della cosa pubblica, quindi della Pubblica Amministrazione, basato sulla
condivisione e sulla razionalità delle decisioni. Questi metodi sono idonei a realizzare un’idea di cittadinanza rispettosa dell’ identità recanatese, e al contempo capace di costruire relazioni, creare una cooperazione tra attori di fferenti e una politica lungimirante.
Il processo di Piani cazione Strategica è caratterizzato da alcune fasi fondamentali quali: l’identificazione dei soggetti, dei destinatari e dei portatori d’ interesse (noti con il nome inglese di stakeholders) del processo di piani cazione e gestione; la strutturazione di programma e l'identificazione connessa degli indicatori di programma; il carattere negoziato e, possibilmente, partecipato del piano, attraverso la costruzione di una “visione” del futuro condivisa dal maggior numero di attori locali; la de finizione chiara delle fasi temporali del processo e l'introduzione connessa dei meccanismi di valutazione inerenti ad esso; il carattere operativo orientato alla promozione di azioni e progetti piuttosto che passivo e vincolistico; il carattere fl essibile capace di aggiustamenti e revisioni ; l’approccio integrato tra economia, società, ambiente, cultura che supera e ricompone il tradizionale metodo settoriale della piani ficazione, attraverso la relazione di una pluralità di attori (cittadini, imprese, pubblica amministrazione di Recanati e dei comuni limitrofi , ma anche della provincia); la scelta di un quadro strategico di lungo periodo; la cooperazione pubblico-privato nella promozione, realizzazione e finanziamento degli interventi; la dimensione territoriale di area vasta, cioè sovracomunale. A questo si aggiunge l’uso di strumenti avanzati quali mezzi informatici per i piani e programmi; la speci ficazione trasparente delle azioni e della gestione dei progetti; l'analisi dei costi operativi e lo studio del loro finanziamento; la costruzione di un bilancio di programma; il monitoraggio dei piani e dei programmi, la loro revisione e il miglioramento continuo del processo.
I problemi che i cittadini e l’amministrazione ritengono importanti vanno a ffrontati per il centro storico, il territorio, i distretti produttivi e per ra fforzare la vivibilità, l’importanza turistica di Recanati, la competitività delle imprese e innalzare la qualità della vita.
La politica territoriale deve quindi attivare un percorso di concertazione con le forze economiche e sociali capace di progetti e azioni da attivare fin da subito rispetto alla mobilità, all’energia ed ai ri fiuti, all’innovazione, alla formazione e lavoro ed alla riqualifi cazione del territorio. Si tratta di individuare prima gli obiettivi, poi con l’ausilio dei tecnici, de finire gli scenari e gli strumenti, quindi decidere in modo partecipato le azioni prioritarie per l’ambiente e la qualità della vita, la competitività, l’occupazione e la coesione sociale del comune. A partire da questo l’amministrazione potrà decidere strategicamente i propri interventi: mettendo a disposizione risorse proprie, adattando i suoi strumenti di programmazione e favorendo l’accesso a programmi di finanziamento regionali, nazionali e comunitari.
Leonardo Marotta